Il Bari ritrova gioco, solidità e vittoria al San Nicola, battendo per 2-1 l’Avellino davanti a 16mila spettatori. L’undici di Grosso, pur privo dei nazionali Gyomber, Capradossi e Basha, ha interpretato con grande intensità la gara, schierato con un efficace 3-4-3 con Cisse’ di punta, sostenuto da Galano e Improta: il successo cancella la prova scialba contro lo Spezia e rilancia le quotazioni dei pugliesi nelle zone nobili della classifica. Dopo un primo tempo equilibrato, con una occasione per Ardemagni e Molina alla mezz’ora e un incrocio dei pali di Galano allo scadere, nella ripresa la partita e’ diventata più combattuta. L’Avellino e’ passato in vantaggio al 20′ con un sinistro di Kresic, ma dopo appena due minuti Improta ha pareggiato con un ‘siluro’ di destro dal limite dell’area. Al 26′ l’arbitro Aureliano ha assegnato un rigore al Bari per fallo di mano di D’Angelo in area, trasformato un minuto dopo da Galano.
SPOGLIATOIO
“E’ stata una vittoria strameritata”: cosi’ il tecnico del Bari Fabio Grosso ha commentato il successo interno contro l’Avellino. “Sono contento del carattere mostrato del gruppo – ha aggiunto – perché questa e’ una vittoria pesante. Vogliamo costruire il percorso giornalmente. Oggi abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo – ha poi puntualizzato ricordando le assenze che gli hanno fatto stravolgere la difesa – siamo stati anche sostenuti da un pubblico raro in questa categorie e in serie A”
Il Bari ha meritato di stravincere? Ha fatto solo un tiro in porta nel primo tempo. E’ stata una partita particolare, persa in maniera particolare. Sul gol siamo arretrati un attimo, poi il secondo gol e’ nato in modo particolare”: il tecnico dell’Avellino, Walter Novellino, ha commentato con un pizzico di sarcasmo il ko della sua squadra al San Nicola contro il Bari. Novellino ha quindi analizzato la gara criticando la reazione dei suoi allo svantaggio. “Buttavamo avanti solo palle lunghe: questo gioco non mi piace, con Camara e Bidaoui potevamo esprimerci meglio, sfruttando altre soluzioni”. Il tecnico ha tirato le somme cosi‘: “Il rigore? Non c’era. Una squadra deve vincere per meriti. Accetto la sconfitta, ma e’ molto particolare. Se l’arbitro l’ha dato, ho rispetto per la decisione. Prima dell’azione sanzionata con il tiro dagli undici metri, volevo invertire Camara e Bidaoui, per frenare gli spunti di Galano e compagni su quella fascia. Ma non ho fatto in tempo a cambiare le posizioni dei miei giocatori” ha concluso l’allenatore irpino.
Bari-Avellino 2-1, il tabellino.
Marcatori: 20′ st Kresic, 22′ st Improta, 27′ st rig. Galano.
Bari (3-4-3): Micai; Fiamozzi, Marrone, Cassani; Tello, Busellato, Petriccione, Morleo; Galano (37′ st Nenè), Cissè, Improta (44′ st Brienza).
A disp.: Conti, De Lucia, Kozak, Anderson, Salzano, Iocolano, Floro Flores, Scalera, Lella, Pesce. All.: Grosso.
Avellino (4-4-1-1): Lezzerini; Ngawa, Kresic, Migliorini, Rizzato; Laverone (7′ st Bidaoui), D’Angelo, Di Tacchio, Molina (32′ st Camarà); Asencio (15′ st Castaldo); Ardemagni.
A disp.: Radu, Iuliano, Pecorini, Marchizza, Moretti, Falasco, Lasik, Paghera, Suagher. All.: Novellino.
Arbitro: Aureliano di Bologna. Assistenti: Cecconi di Empoli e Luciano di Lamezia Terme. Quarto uomo: Fourneau di Roma 1.
Note: ammoniti 9′ pt Cassani, 16′ st D’Angelo, 24′ st Ngawa per gioco scorretto; angoli 6-3; recuperi 2′ pt e 6′ st; spettatori 15.994 dei quali 7.413 paganti (incasso non comunicato).