Benevento è pronta a concedersi una nuove notte da sogno, dopo quella d’inizio di una nuova avventura dove a brillare sono state le stelle giallorosse. Prima la qualità del gioco della squadra di Baroni, poi cuore e sudore per staccare il pass per le semifinali dove c’è il Perugia ad attendere i sanniti. L’inizio di scalata è iniziata proprio come la regular si era chiusa, nel segno di Fabio Ceravolo e George Puscas. La conferma della Belva, l’esplosione del rumeno nuova freccia all’arco di Baroni che ora proprio non vuol rinunciare allo scuola Inter in naftalina per tutto il campionato, ma ora con tutta la voglia di ritagliarsi una fetta importante. Il lavoro, soprattutto mentale, del tecnico toscano sta dando i suoi frutti e i 90 minuti in più sulle gambe rispetto agli avversari, oltre un dispendioso finale di campionato, non spaventano Marco Baroni che punta soprattutto sulle risorse umane del suo gruppo. “L’uomo, – dice il tecnico – ha risorse illimitate e con la volontà può arrivare dappertutto”.
Perché con impegni così ravvicinati per arrivare nell’olimpo del calcio c’è poco tempo per parlare di calcio, ricaricare le batterie e sciogliere i muscoli. Arriva fino in fondo chi ne ha più e regge meglio dal punto di vista nervoso, magari anche con un briciolo di fortuna. Il Benevento ha poco tempo per studiare gli avversari, ma guardando in casa propria può contare su entusiasmo e certezze. A partire soprattutto da quelle tattiche e di un’intelaiatura che con i vari rientri ha ritrovato compattezza ed equilibri, misti alla spensieratezza e brillantezza in attacco che incanala nelle gambe degli interpreti fantasia ed imprevedibilità. Falco è tornato a fare Falco, Ceravolo segna a raffica e Puscas sembra aver ingranato la marcia giusta, oltre un Chibsah di nuovo sui livelli di inizio stagione ed un Viola sempre più padrone del centrocampo. Non solo, perché Baroni sa di poter contare finalmente su diverse alternative in ogni settore del campo con possibilità di cambi in base all’interpretazione della gara e non più vincolati dalle varie emergenze. Baroni tocca il meno possibile del giusto mix ora assortito, ma bisognerà far i conti anche con i segnali fisiologici di stanchezza. In primis, il timoniere giallorosso punta al completo recupero di Amato Ciciretti che sabato prossimo incrementerà il minutaggio, scongiurando però l’ipotesi di un ritorno al puro 4-2-3-1, ma aprendo più ad una staffetta con Falco. Presto per fare delle previsioni che possono però esser azzardate per il reparto difensivo dove dovrebbe riprendersi la fascia destra Lorenzo Venuti, dopo le ottime prestazioni di Gyamfi che però martedì sera ha chiuso con la spia della riserva accesa. Di scelte Baroni ne può fare, ma di quelle che non mettono in difficoltà, bensì che strappano il sorriso perché opzioni sono possibilità e non dubbi.
Entrato nella parte centrale della pista ora il Benevento vuol continuare a danzare, intanto il pubblico è pronto ad un nuovo pienone per un “Vigorito” culla di ambiziosi sogni.
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