Dal giovedì di campionato al martedì di Play Off pochi giorni di distanza e poche ore per poter preparare l’appuntamento con lo Spezia. Benevento pensa all’obiettivo immediato in una gara secca dove chi cadrà sarà tagliato fuori nei massimo 120 minuti. Il ruolo della squadra giallorossa per salvare gli spareggi promozione è stato determinante, mentre lo Spezia ha dovuto sudare fino all’ultimo sul perimetro limite dei 14 punti rispetto alla terza per chiudere la griglia a sei squadre. Benevento che arriva ai quarti di finale in fase crescente, dopo aver dato importanti segnali di ripresa sulla via del tramonto della regular season dopo aver balbettato in avvio di Primavera. Ha qualche certezza in più Marco Baroni, a partire da George Puscas, vero acquisto di Maggio, reduce da due marcature consecutive e del quale il tecnico toscano a questo punto difficilmente vorrà fare a meno. Con l’esplosione del rumeno ed il lieve infortunio di Ciciretti che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane, l’allenatore giallorosso potrebbe anche optare alla conferma del 4-4-2 con Falco in partenza esterno di centrocampo. Assetto che potrebbe tornare all’antico con l’impiego del tarantino e del 10 dal primo minuto, ma che relegherebbe alla panchina proprio la punta di proprietà dell’Inter e la sensazione è che Baroni cercherà di stravolgere il meno possibile, dando priorità allo stato di forma e di euforia dei singoli. Tra questi anche Nicolas Viola, saldamente in cabina di regia, come ai tempi di Novara quando nello scorso campionato ha costretto a qualche panchina Daniele Buzzegoli, reduce anche da un lieve infortunio muscolare. Il dubbio, piuttosto, riguarda il collega in mediana con Chibsah che avrebbe superato il problema che lo ha costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco a Pisa, ma con l’eventuale alternativa Del Pinto che darebbe comunque ampie garanzie. Pochi dubbio invece in difesa, dove l’unico cambio potrebbe esserci sulla corsia destra con il rientro di Lorenzo Venuti. Finalmente Marco Baroni ha varietà di scelta, poche scelte obbligate, ma da basare più su interpretazione tattica e stato di forma. Varietà di scelta e studio anche delle alternative con una panchina che finalmente gli assicurerebbe cambi in ogni zona del campo. A Benevento, invece, dovrà fare a meno di qualche pedina Mimmo Di Carlo che comunque non fa drammi per le assenze di Piu e Piccolo, oltre i vari Signorelli, Candela e Barbato. Il tecnico degli Aquilotti punta soprattutto sulla compattezza difensiva dei suoi, chiedendo anche qualcosa di più in fase offensiva dove si è sbloccato un vecchio obiettivo del Benevento, Niccolò Giannetti, l’arma in più del finale sul fronte avversario ai giallorossi. Anche per Di Carlo c’è possibilità di scelta, a partire proprio dall’attacco da presentare come tridente, oppure con un tandem da innescare con un trequartista come Mastinu. Quattro squadre già in campo in avvio di settimana, Perugia e Frosinone aspettano in semifinale i rispettivi primi avversari. Dopo Cittadella-Carpi toccherà a Benevento e Spezia giocarsi l’altro posto per chiudere il tabellone delle quattro. Da un lato la matricola sfacciata, costantemente protagonista del campionato, dall’altro una conferma nei Play Off, acciuffati proprio all’ultimo.
Uno spettacolo che andrà in scena nel teatro del “Vigorito” con la cornice delle grandissime occasioni per un evento che va verso il sold out sugli spati, la cui capienza è stata anche aumentata dopo l’ok della Prefettura. Tra distinti e curva sono stati messi a disposizione altri 1300 tagliandi circa che si andranno ad aggiungere ai circa 10000 già staccati nell’ambito di una prevendita che è proceduta a ritmo incalzante verso il nuovo record stagionale di presenze sugli spalti. Benevento si prepara a vivere una nuova notte da sogno.
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