Voce rauca, ma uno splendido sorriso stampato sul volto di Marco Baroni. Una vittoria che può valere una stagione, arrivata dopo una settimana davvero molto difficile da gestire per le tantissime assenze tutte condensate in un appuntamento che valeva davvero tanto. Baroni ce l’ha fatta, l’ha gestita al meglio, al timone di una squadra che oggi ha visto premiati cuore, sacrificio e carattere:
“Ho dato la formazione ai ragazzi solo dopo il riscaldamento. – ha detto il tecnico – C’abbiamo creduto tutti fino alla fine. È una vittoria di tutti, di chi ha giocato meno anche perché avevamo tantissime assenze. Il Frosinone ha segnato più di 20 gol su palla inattiva e temevamo soprattutto questo. Abbiamo segnato, creato e colpito tre legni. Sono davvero contento, m’avessero chiesto come vincere una partita, avrei sognato una vittoria così. Sono partite che devi innanzitutto crederci di vincerla. Siamo andati su quella palla alla fine, sapendo che era l’ultima.
A Puscas ho detto di dare un senso a questa annata e lui lo ha fatto, ecco poi perché è venuto ad esultare con me. Questa partita era un regalo e avevamo l’attenzione di tutti. Cosa c’è di più bello se non giocarla? Al di là delle assenze, c’erano tutte le componenti. Non dovevamo pensare agli altri risultati, ma solo a noi stessi.
Ceravolo con i crampi alla fine? Io non lo levo mai. C’è stato un momento di difficoltà per i cambi, ma mi servivano ancora i piedi di Viola e per questo motivo ho messo dentro De Falco, lo meritava.
Sono contento, ora c’è da completare l’opera a Pisa per continuare a segnare”.
A chi chiede chi temerebbe ai Play Off, Baroni replica: “Se recuperiamo tutti, noi possiamo dare tanto fastidio”
C’è spazio anche per un suo amico, Leonardo Semplici che oggi ha festeggiato la matematica promozione in A con la Spal: “Sono felice per lui. Dopo tanta gavetta se lo merita”.
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