BENEVENTO – Il derby l’occasione giusta per dare un calcio ad una parabola discendente che picchiava vertiginosamente verso il basso. Nella calda e splendida cornice del “Vigorito” delle grandi occasioni il Benevento ritrova carisma e compattezza. Il derby si gioca sugli spalti, ma è soprattutto sul campo che gli undici sfuriano e schiacciano per quasi l’intero incontro gli avversari nella propria metà campo. I Lupi provano a fare una partita ordinata, ma se nel primo tempo il risultato non si schioda la squadra di Novellino lo deve ad un super Radunovic, provvidenziale in almeno un paio di interventi. Nella ripresa, però, gli Stregoni ci mettono appena 5 minuti per andar sopra con l’incornata di Fabio Ceravolo che massimizza i consigli del proprio allenatore che da settimane aveva chiesto maggior cattiveria sotto porta. Lo stacco della “Belva” è la furia di chi vuol dare un colpo netto per allontanare il più possibile malasorte e fantasmi dell’ultimo periodo. La carica del pubblico fa la sua parte, l’adrenalina in campo ritrova finalmente picchi che fa girare a mille i motori dei giallorossi. Quasi inerme la squadra irpina, un po’ sulla falsa riga di quella scesa in campo ad Ascoli che a tratti entra anche in bambola, come Omeonga all’ora di gioco che regala un’occasione che Falco non si lascia sfuggire per il raddoppio. Lo scatto d’orgoglio dell’ex Eusepi, che accorcia le distanze, non serve a cambiar inerzia al match che la squadra sannita controlla agevolmente sino al 90′, sfiorando anche la possibilità di chiuderla prima con il tris. Dopo un mese il Benevento torna al successo, ma ritrova soprattutto carattere e prestazione che possono finalmente dare un colpo decisivo al finale di stagione. Quinto posto a due lunghezze dal Perugia, con la possibilità nel rush finale di riprendersi l’ultimo posto di prestigio in pole alla griglia play-off. Tre punti per continuare a sognare sulle note del coro formato dalle quasi diecimila voci sannite del “Vigorito”.
Baroni conferma il collaudato 4-2-3-1 e ritrova Ceravolo, scontato il turno di squalifica, che si riprende il posto da terminale offensivo. Senza Melara e Cissè, il tecnico giallorosso conferma Eramo sulla linea dei trequartisti dove ha anche recuperato Ciciretti dal lieve fastidio patito in settimana. Non ce la fa Buzzegoli, neanche in panchina, dunque c’è Viola in cabina di regia a far coppia con Chibsah in mediana, mentre in difesa rientra Lopez da squalifica e vince il ballottaggio con Pezzi. In casa Avellino, senza Gonzalez, arretra Laverone sulla linea dei difensori con la coppia in mediana formata da Omeonga e Moretti. Sulla casella laterale lasciata vuota parte dal primo minuto Lasik con D’Angelo sul versante mancino. In attacco, senza Castaldo, c’è l’altro ex di giornata, ovvero Eusepi che agisce in tandem con Ardemagni.
I TEMPO – Decibel elevatissimi dagli spalti, come i ritmi in campo che sono subito molto intensi. Avellino compatto, Benevento che accelera la giocata e comincia a smistar gioco sulle fasce dopo i continui duelli in mezzo al campo. Al decimo i padroni di casa si rendono subito pericolosi da calcio di punizione, vola Radunovic. Al quarto d’ora la squadra sannita si rende ancora pericolosa: scivola Jidayi proprio davanti alla propria area, ne approfitta Falco per servire la corrente Eramo che prova a piazzarla in mezzo, ma Djimsiti anticipa in maniera provvidenziale il tentativo di Viola che si era avventato in scivolata. I biancoverdi risentono nelle battute iniziali dell’approccio forsennato degli avversari che schiacciano in una sola metà campo. Trascorrono altri dieci minuti, i giallorossi sulla trequarti sbattono contro il muro biancoverde ed allora Ciciretti ci prova dai 20 metri, non trattiene Radunovic, ma la copertura di Jidayi permette all’estremo difensore di rimediare. Al 28′ sugli sviluppi di una rimessa laterale mette in mezzo Falco e Viola prova ad approfittare dell’errato disimpegno della retroguardia irpina, ma Radunovic gli sbarra la strada ancor prima dell’intervento del direttore di gara per un sospetto fuorigioco. Al 33′ è Falco a far correre un brivido all’Avellino: ci prova il fantasista direttamente da calcio di punizione con un sinistro a giro che indirizza la sfera di poco a lato del palo alla destra del portiere. L’ex Cesena è ancora protagonista un minuto più tardi con un’invenzione che mette Ceravolo a tu per tu con Radunovic, ma è prodigioso il riflesso dell’estremo difensore servo che con la manona salva la porta. Occasionissima per gli Stregoni, provvidenziale il portierone biancoverde. La prima conclusione pericolosa della squadra di Novellino arriva qualche secondo dopo lo scoccar del trentottesimo minuto: vola Cragno col pugno per sventare un calcio d’angolo, appostato fuori dall’area c’è Lasik che ci prova col destro al volo non centrando lo specchio per un soffio. A pochi minuti dal termine del primo tempo, però, cade una nuova tegola, perché è costretto ad abbandonare il campo Amato Ciciretti per un problema muscolare. Al suo posto entra in campo George Puscas con l’assetto che passa ad un simil 4-4-2 con il rumeno ad agire quasi al fianco di Ceravolo. I giallorossi si rendono ancora pericolosi con la percussione di Chibsah che dal limite prova a scaricare il destro, sulla traiettoria c’è il piede di Ceravolo con un tocco che rischia di beffare Radunovic, ma la sfera non termina la propria corsa verso lo specchio. Il Benevento non riesce a sbloccarla, un super Radunovic tiene il punteggio inchiodato sullo 0-0 al termine della prima frazione di gioco.
II TEMPO – Il registro del match non cambia ad avvio ripresa, l’approccio dei giallorossi è ancora impetuoso. Il Benevento vuole il vantaggio e lo trova passati cinque minuti: dalla destra Falco disegna un gran cross per l’incornata vincente di Fabio Ceravolo che svetta più in alto di tutti per insaccare la sfera. Un gran gol della Belva che corre poi verso l’allenatore con tutta la squadra a rimorchio per esultare, formando un cerchio dai colori giallorossi. La squadra di Baroni è straripante è dopo pochi minuti sfiora anche il raddoppio: scatta Ceravolo che serve un cioccolatino al centro dell’area per Falco che calcia a botta sicura, ma una deviazione impenna la sfera. Provano a reagire gli ospiti al 57′ con un’iniziativa personale di Bidaoui che con una serpentina si libera di un paio di avversari per arrivare alla conclusione, para Cragno, ma sulla respinta prova a ribadire in rete Eusepi che trova però sulla propria strada l’intervento in scivolata di Lopez che gli sbarra la strada. L’ingresso del marocchino dà un po’ di vivacità alla squadra di Novellino, l’esterno è ancora protagonista con una conclusione al minuto 63 sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma Cragno è attento ed annienta il tiro. L’Avellino entra in bambola, si addormenta sulla propria trequarti Omeonga che si lascia soffiare ingenuamente sfera da Falco che si invola solitario verso la porta e deposita alle spalle di Radunovic per il gol che vale il raddoppio. Prova a reagire la squadra irpina attorno al 70′ con la conclusione al volo in spaccata di Eusepi, ma Pezzi fa buona guardia e devia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, però, proprio l’attaccante di Tivoli è rapace e di testa accorcia le distanze. Il Benevento comunque non risente del gol subito, Baroni apporta qualche accorgimento e torna al 4-2-3-1 con Venuti sulla linea dei trequartisti, ma la sua squadra continua ad attaccare alla caccia del terzo gol. Novellino prova a caricare i suoi ragazzi fino alla fine e a pochi secondi dal termine viene anche allontanato dal direttore di gara dall’area tecnica. Il Benevento fa suo il derby, importante e magari anche decisivo per continuare a cullare un sogno.
Benevento (4-2-3-1): Cragno; Lopez (65′ Pezzi), Lucioni, Camporese, Venuti; Viola, Chibsah; Eramo, Falco, Ciciretti (43′ Puscas); Ceravolo (75′ Gyamfi). A disposizione: Gori, Del Pinto, Pajac, Padella, De Falco, Matera. Allenatore: Baroni.
Avellino (4-4-2): Radunovic; Perrotta, Djimsiti, Jidayi (64′ Asmah), Laverone; D’Angelo, Moretti, Omeonga, Lasik (51′ Bidaoui); Eusepi (76′ Camara), Ardemagni. A disposizione: Lezzerini, Iuliano, Migliorini, Soumarè, Paghera, Solerio. Allenatore: Novellino.
Arbitro: Sig. Abisso di Palermo (Bindoni di Venezia – Zappatore di Taranto; IV: Proietti di Terni).
Marcatori: 50′ Ceravolo, 66′ Falco, 70′ Eusepi.
Ammoniti: 32′ D’Angelo (A), 34′ Eusepi (A), 72′ Lucioni (B), 76′ Puscas (B), 78′ Asmah (A), 83′ Moretti (A)
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