L’Avellino vorrebbe chiudere il discorso salvezza proprio nel derby di Benevento in una gara di per sé già speciale, ma dalla posta in palio che permetterebbe ai biancoverdi di piazzare la bandiera alla vetta della metaforica montagna ed iniziare a programmare la prossima stagione. Walter Novellino in cinque mesi ha cambiato volto alla formazione irpina e proprio attorno all’allenatore di Montemarano la dirigenza vorrebbe allestire il prossimo progetto. Dell’eventuale rinnovo, per il quale in realtà si è già parlato, le parti si siederanno a tavolino non appena la permanenza in categoria sarà blindata. Per ora si naviga a vista e a pochi giorni dalla gara del “Vigorito” il tecnico concentra le energie in vista di Benevento. Manca ancora qualche giorno, ma di fatto l’unico ballottaggio si riduce al centrocampo con scelte praticamente fatte negli altri settori. A partire dalla difesa che molto probabilmente dovrà fare a meno di Gonzalez, con corrispettivo arretramento di Laverone sulla linea di Djimsiti, Jidayi e Perrotta. Con l’ex Salernitana in difesa, dovrebbe partire dal primo minuto Lasik con D’Angelo sul versante opposto di centrocampo e tre giocatori in lotta per due maglie in mediana, ma al momento sembrerebbe esser favorita la coppia Omeonga-Moretti. In avanti, il tecnico di Montemarano conta di recuperare Verde, ma dovrebbe toccare all’ex Eusepi giocare al fianco di Ardemagni con Castaldo squalificato. All’andata terminò con il risultato di 1-1, era la prima bozza dell’Avellino targato Novellino che ha poi sempre più impresso la propria impronta non solo tattica, quanto caratteriale. Importante, infatti, sarà proprio l’aspetto mentale in una gara carica, ma anche delicata. Al “Del Duca” l’approccio è stato lontano miglia dall’Avellino apprezzato nella serie interrotta proprio ad Ascoli. L’Avellino vuol riprendere il passo, piazzare il colpaccio ed archiviare il discorso salvezza.
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