Per il Benevento è una Pasquetta indigesta, ma nell’uovo il Brescia trova la prima vittoria della gestione Cagni e si rimette sui giusti binari della lotta salvezza. Seconda sconfitta consecutiva per gli Stregoni, la quarta negli ultimi sei match e tutte arrivate in partite compromesse praticamente da subito. Ancora una volta i giallorossi sono andati sotto nei primissimi minuti di gioco. Il copione è sempre quello: Benevento che paga la prima disattenzione, gli avversari si arroccano e la reazione porta a poco o nulla. Come a Cittadella non creano molto i ragazzi di Baroni che ci mette anche del suo, partendo con un 3-4-3 che già a Ferrara non diede buone impressioni. Disorientata la squadra sannita per la quale all’ottavo la gara era già in salita con l’autogol di Lucioni che con il suo colpo di testa, nel tentativo di anticipare Caracciolo, sbaglia porta. Sfortunati i giallorossi che hanno pagato anche per l’ennesima disattenzione arbitrale che stavolta è stata più decisiva che mai. Primo corner del match che infatti nasce su un’errata lettura del direttore di gara che ravvisa un tocco verso il fondo di Lopez, ma in realtà a trascinarsi il pallone fuori era stato lo stesso Caracciolo. Nel primo tempo il Benevento stenta a produrre, mentre nella ripresa l’ingresso di Cissè ed il ritorno al 4-2-3-1 ridona un po’ di vitalità, ma che produce pochi pericoli verso la porta di Minelli. Benevento che chiude con un 4-4-2 ultraoffensivo, ma con una gara ormai compromessa e ben poche idee nella poca lucidità del forcing.
Il Brescia parte con un 4-3-1-2 con Crociata ad innescare il tandem offensivo composto da Caracciolo e Ferrante. Senza Ciciretti e con i rientri di Cragno e Falco, Marco Baroni stravolge totalmente la formazione e passa ad un camaleontico 3-4-3 che può passare in qualsiasi fase della gara ad un 4-2-3-1 con Lopez sulla linea dei trequartisti. Parte dalla panchina Cissè con il tridente composto da Falco, Ceravolo e Melara. In mediana la spunta la coppia Del Pinto-Viola con Pezzi che si accentra nel ruolo di terzo di difesa al fianco di Lucioni con Camporese sul centrodestra.
I TEMPO – Sembrerebbe essere un approccio diverso del Benevento rispetto alle ultime gare con i giallorossi che nei primissimi minuti si affacciano un paio di volte dalle parti di Minelli con due tentativi da fuori di Falco. Ed invece per la squadra sannita non cambia nulla, perché dopo quello che sembrerebbe un buon approccio il Benevento paga alla prima occasione in avvio di match. Direttamente da calcio d’angolo, peraltro molto dubbio, la devia direttamente Lucioni nella proprio porta e con quest’episodio all’ottavo minuto si sblocca la gara che inizia subito in salita per il Benevento. Tanti dubbi sulla decisione di Di Paolo di segnalare il corner per il Brescia, considerando che nell’azione mancherebbe il tocco di Lopez, ma è stato lo stesso Caracciolo a trascinarsi fuori il pallone per quella che sarebbe dovuta essere una rimessa dal fondo. Al 28′ i padroni di casa costruiscono la prima vera palla gol della gara con il gran colpo di testa di Caracciolo che anticipa Cragno, ma la sfera termina al di sopra della traversa. Poche idee per i giallorossi un po’ spaesati con il nuovo modulo, ma passata la mezzora la squadra di Baroni si divora un’azione colossale, approfittando di un errato schieramento della retroguardia in tenuta biancoazzurra: Venuti serve in profondità Ceravolo che apparecchia per Melara. Il numero 7 ha tutto il tempo di stoppare e piazzare, ma appoggia praticamente in bocca al portiere e brucia così l’occasione del pareggio. Al 34′ il Brescia va vicino al raddoppio con un gran destro al volo di Caracciolo che centra in pieno la traversa che salva Cragno. La gara dei giallorossi stenta a decollare, ma nonostante i bassi ritmi al 41′ riescono a rendersi pericolosi con il colpo di testa di Venuti che però non inquadra lo specchio. L’esterno scuola Fiorentina si rende pericoloso ancora di testa un minuto più tardi dal cross di Lopez che nasce da una combinazione sulla sinistra con Melara, ma Minelli è attento e salta con un doppio intervento.
II TEMPO – Dopo aver chiuso in svantaggio la prima frazione, nella ripresa il tecnico prova a correre ai ripari con il ritorno al 4-2-3-1 con l’ingresso in campo di Cissè al posto di Pezzi. Alzano il baricentro i giallorossi che però non riescono a rendersi pericolosi. Il primo tiro verso lo specchio arriva dopo il quarto d’ora con un colpo di testa di Cissè, comodo però per il portiere avversario. Dopo un minuto ci prova Viola dai 30 metri con una botta violenta col sinistro, ma non centra il bersaglio. L’ingresso del guineano dona un po’ di vitalità alla manovra offensiva e proprio Cissè al 25′ si mette in proprio, accelerazione per farne fuori due ed ingresso in area prima dello scarico, ma l’intervento sulla linea quasi di Romagna è provvidenziale e salva il Brescia con Ceravolo che era prontissimo in mezzo all’area. La squadra sannita chiude nell’ultimo quarto d’ora con un 4-4-2 a trazione anteriore con Cissè e Falco larghi a centrocampo e Puscas in attacco con Ceravolo. Ad un quarto d’ora dal termine direttamente da calcio di punizione Camporese trova il giusto colpo di testa, ma senza angolare la sfera che Minelli si ritrova in braccio. Il forcing finale produce ben poco contro un Brescia che si arrocca e blinda il vantaggio per la prima vittoria della gestione Cagni. Seconda sconfitta consecutiva per il Benevento, che però non lascia il quarto posto grazie ai favorevoli risultati dagli altri campi col Cittadella che cade a Verona ed il Perugia che non va oltre lo 0-0 con l’Ascoli. Danni tamponati, ma occhio alla terza che si stacca, perché il Verona torna al successo ed ora il Frosinone con la sconfitta interna col Novara scivola al gradino più basso del podio, ma con un margine di otto punti dalla quarta. Play-off sempre a rischio.
Brescia (3-4-1-2): Minelli; Calabresi, Romagna, Blanchard; Untersee, Bisoli, Martinelli, Coly; Crociata (44′ Lancini); Caracciolo, Ferrante. A disposizione: Arcari, Pinzi, Camara, Prce, Ndoj, Mauri, Vassallo, Modic. Allenatore: Cagni
Benevento (3-4-3): Cragno; Pezzi (46′ Cissè), Camporese, Lucioni; Venuti, Viola, Del Pinto (72′ Buzzegoli), Lopez; Melara (76′ Puscas), Ceravolo, Falco. A disposizione: Alastra, Chibsah, Padella, De Falco, Puscas, Eramo, Matera. Allenatore: Baroni
Arbitro: Sig. Di Paolo di Avezzano (Dei Giudici di Latina – D’Apice di Parma; IV: Miele di Torino)
Marcatori: 8′ Lucioni (aut.)
Ammoniti: 30′ Del Pinto (BN), 43′ Caracciolo (BS), 60′ Coly (BS), 76′ Blanchard (BS),
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