Per l’Avellino non solo una semplice vigilia di campionato con un asse diretto con Roma dove questa mattina si è svolta presso il Tribunale Federale Nazionale l’udienza per il processo sportivo di primo grado per le presunte combine realizzate da ex tesserati del club irpino in occasione di Modena-Avellino ed Avellino-Reggina del maggio 2014. La Procura Federale ha confermato tutte le richieste già fatte nell’udienza poi rinviata dello scorso 3 marzo a carico dei soggetti deferiti. Richiesti dunque dall’accusa sette punti di penalizzazione all’Avellino, oltre i vari provvedimenti nei confronti dei tesserati e i nove mesi di inibizione per l’amministratore unico, Walter Taccone.
Attesa la sentenza per la prossima settimana, dopo la quale l’Avellino (difeso dall’avvocato Chiacchio) potrà ricorrere alla Corte Federale d’Appello. La strategia di difesa da parte del legale è chiara perché per Edoardo Chiacchio dovrebbe esser annullato il provvedimento, avendo individuato una violazione dei termini perentori per la notifica dei deferimenti. Difesa che dunque punterà forte sul giudizio in secondo grando, in attesa della sentenza ormai prossima dopo l’udienza di questa mattina.
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