La vittoria in rimonta di La Spezia per interrompere il periodo più opaco della stagione, il ritrovato successo tra le mura amiche per dare un calcio definitivo al momento no. Il Benevento si è ripreso la scena ed è tornato a fare la voce grossa tra le grandi del campionato, ritrovando quella brillantezza e quell’entusiasmo che avevano contraddistinto gran parte di questa stagione. La serenità quale componente fondamentale per tornare a far girare a mille anche le gambe nella prima vittoria infrasettimanale della stagione. E non è un caso che sia arrivata proprio quando la fame di rivalsa del gruppo di Baroni ha permesso di andare anche oltre evidenti ostacoli. L’allenatore toscano ha fatto di necessità virtù, ridisegnando l’assetto tattico in modo da sfruttare le caratteristiche dell’unico reparto quasi al gran completo nel tentativo di gestire al meglio quello più in emergenza. Basta il solo Ceravolo per buttarla dentro, mentre il resto della squadra rimane corta e compatta, dimostrando di aver ritrovato anche la capacità di saper soffrire in alcuni frangenti della gara. Con la Ternana la vittoria sembrava assicurata con il raddoppio della Belva, ma poi è stato proprio un sannita (Meccariello) a riaprirla, concedendo qualche brivido poi nel finale. L’impeto delle Fere negli ultimi minuti non è bastato contro un avversario che ha saputo anche svestire il miglior abito per indossare dei panni certamente meno “scenici” ma ugualmente efficaci per “il lavoro sporco”.
Tornare alla vittoria prima e dare continuità poi era troppo importante per un Benevento che è riuscito a staccare il Perugia e che vuol concretizzare i play-off. Come detto, questo è un campionato la cui classifica viene ridisegnata settimana dopo settimana e dopo aver temuto il fiato sul collo, adesso gli Stregoni possono anche tornare ad alzare il naso perché quattro punti di distanza dal Verona possono anche esser limati nel giro di pochi turni. Che i giallorossi se la giochino per gli spareggi promozione è realtà, ma che si possa ancora continuare a cullare il sogno di poter perlomeno dar fastidio a quelle di sopra resta lecito. Perché quelle che guidano ogni tanto qualche passo falso lo fanno e proprio non riescono a dare la definitiva accelerata per archiviare la pratica. Succede in un campionato che chiamano livellato, ma soprattutto in un torneo che non ha ancora dato sentenze e dove ogni partecipante è ancora in lotta per qualcosa. In chiave salvezza ci sono squadre che sono alla feroce caccia di punti preziosissimi e dal fanalino di coda alla tredicesima nessuna può ritenersi al sicuro. Dai 41 punti dell’Avellino ai 31 del Pisa sono tutte immischiate nella lotta e le ben 12 restanti sono in piena corsa per aggiudicarsi una posizione di prestigio. Ogni sabato la posta in palio, dunque, ha un valore importantissimo e mai il risultato può ritenersi scontato, mentre i tanti scontri diretti saranno sinonimi di ulteriore dilazione dei punti a disposizione che potrebbero anche abbassare lievemente qualche soglia rispetto al solito. Non è il momento di far calcoli, intanto il Benevento si è assicurato il primo obiettivo e non è detto che fosse poi scontato, specie per una neopromossa al debutto assoluto in Serie B. Con la spensieratezza prima e la sfacciataggine poi di una matricola che dall’inizio di questo campionato si è ritrovata a lottare con le più esperte, la squadra di Baroni mette nel mirino il solo prossimo impegno. Per l’obiettivo a lungo termine, conta quello immediato e già sabato prossimo ci saranno in palio altri punti.
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