Il fantasma delle ultime sei sembrava aver seguito il Benevento anche nella lontana Liguria, aleggiando sempre più quando a undici dall’inizio si era messa già in salita con Piccolo. Di fatto, l’unico tiro nello specchio dello Spezia, come direbbe Baroni “bagnati da una goccia”. Apre l’ombrello allora la sua squadra che nonostante si ritrovi ancora a rincorrere non perde la testa e con calma stavolta riesce a costruire nuove occasioni senza perdere gli equilibri. Ceravolo rimette i conti a posto dal dischetto, poi nella ripresa l’urlo liberatorio di Melara è la perfetta sintesi del momento della squadra sannita. Il suo gol di testa caccia via quel fantasma ed il Benevento rinasce, chiudendo poi i conti con Ciciretti. Che la giostra ricominci a girare nel verso giusto, lo dimostra anche il rigore parato da Gori nel finale, che permette al portiere tarantino di prendersi anche la scena in una gara che può esser il riassunto di un momento. Dopo esser inciampato il Benevento si rialza e conquista il quarto successo il trasferta della stagione.
Qualche assenza pesante per Di Carlo tra squalifiche ed infortuni, ma il tecnico conferma il 4-3-3 affidandosi al tridente offensivo composto da Fabbrini, Piccolo e Granoche.
Baroni decide di partite con un modulabile 4-4-2 con degli interpreti che permettono di passare in qualsiasi momento della gara anche ad un centrocampo a tre. Dal primo minuto Mirko Eramo, mentre cambia la coppia in mediana con Buzzegoli in cabina di regia al fianco di Del Pinto. In avanti scelte obbligate con il duo Cissè-Ceravolo, mentre in difesa Gyamfi e Pezzi vincono i ballottaggi rispettivamente con Venuti e Lopez.
I TEMPO – Nei primissimi secondi un retropassaggio al brivido per Gori permette allo Spezia di guadagnare una rimessa laterale che mantiene schiacciati i giallorossi per un paio di minuti nella propria area di rigore. Inizia in sofferenza la gara per la squadra di Baroni che inizia in salita anche questa gara. Ci mette solo 12 minuti lo Spezia a sbloccarla con un’iniziativa di Piccolo che dal limite, salta netto il diretto marcatore e con un radente mancino fa secco Gori. Resta qualche dubbio sulla posizione di Djokovic che al momento della conclusione si trova in posizione di fuorigioco e sulla traiettoria del tiro. Prova subito a reagire la squadra ospite dopo un paio di minuti con una gran palla di Buzzegoli che premia il tentativo di Ceravolo: difficile per la punta calciare al volo con la palla che arriva dalle spalle, lui ci riesce ma la sfera è facile preda di Chichizola. Al 18′ il Benevento reclama un calcio di rigore per un intervento su Del Pinto, ma Saia fischia per un calcio di punizione a favore dei padroni di casa. Al 27′ lo stesso centrocampista abruzzese soffia la palla a Fabbrini ed innesca il contropiede sciupato clamorosamente da Ceravolo che sceglie di fare tutto da solo arrivando ad una fiacca conclusione, invece che optare per il semplicissimo appoggio su Cissè che lo stava seguendo al lato sinistro. Cerca un’idea la Strega che diventa sempre più intraprendente col passare dei minuti, fino al minuto 37 quando Djokovic aggancia in area Ciciretti. Intervento che costa il calcio di rigore: dal dischetto infallibile, come sempre, Fabio Ceravolo che pareggia i conti e sigla il suo quattordicesimo gol stagionale. Chiude in crescendo la prima frazione di gara la squadra di Baroni che dopo il brivido riesce a sistemare le cose per scrollarsi da dosso qualche timore di troppo.
II TEMPO – E’ un Benevento certamente più sereno, ma al decimo della ripresa la prima occasione è di marca bianca con il tentativo di pallonetto di Granoche che, però, da posizione defilata non riesce ad inquadrare lo specchio. Attacca il Benevento che mette paura ai padroni di casa: al 18′ Ceravolo prova ad approfittare di un’errata uscita di Chichizola, ma la difesa spezzina si salva sulla linea. I ritmi non sono altissimi con la sensazione che se il Benevento osasse potrebbe creare problemi, tuttavia la squadra sannita non vuol neanche correre il rischio di sbilanciarsi. Stavolta ci prova con calma la squadra sannita che riesce a capitalizzare anche le palle inattive: a nove dalla fine Melara di testa anticipa tutti sul calcio d’angolo di Ciciretti e batte Chichizola, ribaltando il risultato iniziale e portando il Benevento in vantaggio. Proprio il romano che dopo la gara con il Trapani aveva suonato la carica sigla il suo primo gol stagionale e proprio quello che potrebbe dare un calcio al momento più opaco della stagione giallorossa. Non rischia praticamente nulla la squadra sannita che al 90′ la riesce anche a chiudere: Ceravolo approfitta dell’errata copertura di Valentini e serve un cioccolatino per Ciciretti che col suo mancino non sbaglia ed ipoteca i tre punti. Non è ancora finita però, perché nel finale Lopez interrompe in are la corsa di Baez in maniera irregolare, ma per la Strega tutto sembra tornare a girare perché dal dischetto Granoche si lascia ipnotizzare da Gori che gli para il rigore.
Quarto successo in trasferta per il Benevento che ritrova i tre punti dopo sette gare. A braccetto in classifica ancora con il Perugia, ma accorciando in un sol colpo su secondo e terzo posto dove il Verona aggancia la Spal. Si riaprono i giochi con 27 punti ancora in palio, sei se ne giocheranno nei prossimi sette giorni.
Spezia (4-3-3): Chichizola; De Col, Valentini N., Ceccaroni, Migliore; Djokovic, Signorelli (84′ Baez), Pulzetti (75′ Sciaudone); Fabbrini (63′ Giannetti), Piccolo, Granoche. A disposizione: Valentini A., Crocchianti, Okereke, Datkovic, Maggiore, Mastinu. Allenatore: Di Carlo
Benevento (4-3-3): Gori; Gyamfi (66′ Lopez), Camporese, Lucioni, Pezzi; Ciciretti, Buzzegoli (88′ Chibsah), Del Pinto, Eramo; Cissè (59′ Melara), Ceravolo. A disposizione: Alastra, De Falco, Venuti, Pinto, Viola, Matera. Allenatore: Baroni
Arbitro: Sig. Francesco Paolo Saia di Palermo (Villa di Rimini – Bellutti di Trento; IV: Volpi di Arezzo)
Marcatori: 12′ Piccolo, 38′ Ceravolo (rig.), 82′ Melara, 90′ CIciretti
Ammoniti: 15′ Djokovic (S), 27′ Fabbrini (S), 34′ Cissè (B), 68′ Pulzetti (S), 71′ Buzzegoli (B), 45’+3 Lopez (B)
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