Che non diventi un’ossessione quella famigerata vittoria che al Benevento manca ormai da sei gare. Troppo per una squadra che in un mese ha visto polverizzare il margine rispetto alle inseguitrici, allontanandosi dalle prime. Eppure la corsa dei giallorossi non è sulle altre e non può esserlo per una neopromossa con l’obiettivo dichiarato ormai centrato. Retorica a parte, sabato con il Trapani la squadra sannita ha un solo risultato da voler ottenere, per gettarsi alle spalle il momento di calo e dare una nuova iniezione di fiducia. Il Perugia poteva essere l’avversario ideale nella gara della svolta, o quello in forma inarrestabile che, di fatto, ha evidenziato nuovamente i limiti di questo periodo dei giallorossi.
“La squadra a Perugia ha sofferto solo i primi dieci minuti, poi si è sbloccata. – ha commentato Marco Baroni – Chiaro che poi dopo il 2-1 qualcosina abbiamo lasciato. Nonostante ciò, anche sul 3-1 abbiamo avuto delle occasioni per riaprirla. E’ importante ritrovare compattezza che ha fatto sì che questa squadra fosse protagonista del campionato. In questo momento non deve accadere e farci inquinare da aspetti diversi. Con 11 partite ancora è tutto nelle nostre mani e credo di dover partire da qui”.
Situazione infortuni, avendo la possibilità di commentare insieme anche l’infortunio di Cragno: “Falco ha svolto differenziato anche oggi, ma spero di averlo a disposizione, ma Lopez e Venuti sono a posto. Padella ha avuto una nuova ricaduta, ma stiamo cercando di lavorare sulla sua infiammazione”.
Il tecnico toscano si ritrova a dover gestire una situazione in emergenza per alcuni reparti. Poche, quasi nulle, le alternative offensive considerate le varie assenze a cui si aggiunge anche il dubbio Falco. Per questo motivo, in settimana Baroni ha anche lavorato sul 4-4-2, proprio per ovviare all’assenza di un trequartista. Stavolta, senza stravolgere il centrocampo, ma puntando tutto su un tandem offensivo supportato dagli esterni: “Il 4-4-2 è una soluzione. – ha proseguito Baroni – Bisogna tornare a fare bene le due fasi. Ci manca il risultato in maniera importante. Con lo spirito e la giusta determinazione possiamo ripartire. In questo momento dobbiamo risolvere la chiusura dell’azione e da quel punto di vista dobbiamo andare dentro con determinazione e cattiveria. Cissè porta fisicità e corsa, oltre un buon tiro. E’ una variante ad un sistema di gioco che per noi è stato consolidato. In questo momento a mancare non è la giocata verso le punte, anzi alcune azioni le orchestriamo con tantissimi passaggi.
Inoltre, dobbiamo trovare un po’ di equilibrio e bisognerebbe anche andare in vantaggio e non rincorrere. Ci vuole il sacrificio di tutti per supportare così tanti attaccanti, dobbiamo tornare a fare una corsa in più. La soluzione è dentro di noi.
Il 4-3-3 può essere una variante in un momento di tenuta, perché quando provato abbiamo perso qualche equilibrio in fase offensiva. Ma il messaggio ora è che dobbiamo fare di più rispetto a quello costruito fino ad ora”.
Sui troppi gol incassati nell’ultimo periodo: “A Perugia abbiamo subito gol dopo 28 secondi, poi sugli sviluppi di una palla inattiva. Questo fa parte dei percorsi e quando le cose non girano non va a favore neanche l’episodio. Noi dobbiamo invertire questo trend e tutto passa dalla determinazione e dalla prestazione”.
In vista del Trapani: “Non credo che ci sia più il Benevento dell’andata a Trapani, come non c’è più quel Trapani. Gioca con spirito e coraggio, forse componenti che ci sono un po’ mancate nell’ultimo periodo. Io ho fiducia nei miei calciatori e non la perdo. I ragazzi sanno qual è la strada da riprendere”.
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