“A Perugia torneremo con il 4-2-3-1″. E’ stato chiaro in settimana Marco Baroni che mette in cantina il 4-3-3 per rispolverarlo eventualmente solo a gara in corso, per il momento. La potenza di fuoco il Benevento ce l’ha tutta in attacco e non fa nulla se bisogna scoccare tutte le frecce del proprio arco già dall’inizio. Forse, la vera novità potrebbe essere proprio questa, perché magari il trainer toscano potrebbe tornare a far indossare un abito che la squadra ha cucito addosso, ma magari con l’inserimento di un interprete a sorpresa per risparmiare uno tra Cissè e Ceravolo, visto lo stato di forma dell’ex Ternana che non si è allenato per l’intera settimana a causa di un problema alla schiena. A centrocampo si contendono in tre le due maglie a protezione della difesa, ma è probabile l’inserimento di Viola con Del Pinto favorito su Chibsah. Difesa che cambia dal portiere, causa infortunio di Cragno e toccherà a Ghigo Gori, pronto al quinto gettone stagionale, il primo dell’anno solare. Non cambieranno i centrali, bensì le corsie laterali. Certo l’inserimento di Pezzi per l’assenza di Lopez, ma occhio anche a Gyamfi che potrebbe far rifiatare Venuti.
Nove undicesimi fatti in casa Perugia, ma Bucchi deve valutare sino all’ultimo la disponibilità di Fazzi e Del Prete dai quali passa anche la scelta del modulo: 4-3-3 o 3-4-3. Tridente che dovrebbe esser composto da Nicastro, Di Carmine e Guberti, ma occhio anche a Terrani. A centrocampo Ricci e Brighi, qualora venga schierata la difesa a tre.
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