Al termine della seduta di allenamento odierna ha parlato in conferenza stampa Marco Baroni. Dall’analisi degli ultimi risultati, con il trainer giallorosso che però si tiene stretto le prestazioni come punto di partenza. Dall’analisi di quanto accaduto per trovare la chiave per il futuro:
“Resto dell’idea che non ci sia un problema di sistema e di gioco. – ha detto il tecnico – Resta il problema di finalizzare quanto creiamo. Dobbiamo fare qualcosina in più nel concretizzare e anche sulle palle inattive. Bisogna credere in quello che facciamo. Sono convinto che i miei attaccanti sono forti e che la squadra abbia risorse per fare punti importanti.
Ho letto anche di un calo di forma, ma una squadra che fa tanti gol nell’ultimo quarto d’ora vuol dire che c’è tanta birra. Mi tengo il gioco, ma non siam contenti e vogliamo fare di più. La partita di Bari qualcosa ti lascia, però siamo noi che determiniamo il nostro percorso nel calcio, come nella vita. Non dobbiamo avere l’ansia. La squadra è stata sempre coerente e logica nell’attaccare, con l’Entella non è successo negli ultimi minuti”.
Sull’assetto tattico: “Non sono legato ad un solo sistema, per me il calcio è dinamico – ha proseguito – Il centrocampo a tre nel momento in cui avevo una situazione da gestire specie in attacco. Il centrocampo a tre è una soluzione, ma non un punto su cui cambiare. Sarei un pazzo nel cambiare qualcosa che funziona. Ciò che mi rasserena è che la squadra produce gioco anche con un sistema diverso. A volte una goccia ti bagna e quando accade devi essere principalmente attento all’equilibrio. Giocheremo sicuramente col 4-2-3-1 a Perugia”.
Situazione in vista di Perugia: “Ceravolo è recuperato. Devo valutare il pestone subito da Lopez, è stato fermo un paio di giorni ma ha ancora un po’ di dolore. Venuti è rimasto a riposo per gli strascichi del problema alla caviglia, ma oggi si è allenato quasi per tutta l’intera seduta. Puscas si è sottoposto ad intervento il 20 gennaio e ha bisogno di sei settimane. Dovremmo essere in dirittura d’arrivo, massimo un paio di settimane ancora. E’ certo che tornerà quando sarà pronto”.
Sul prossimo avversario: “Troveremo una squadra che gioca. Essere primi nelle statistiche non ci interessa, ci focalizziamo su altro. Sarà una partita aperta e combattuta. Sarà una bella prova. Bucchi è un bravo allenatore e trova soluzioni anche alle assenze”.
Alla caccia del successo: “Ho sempre detto ai giocatori di non guardare la classifica, come avevo detto alla stampa di non badare troppo ai complimenti. Non posso nascondere che prima avessimo la sensazioni di ali leggere, ma ora non dobbiamo neanche sentirci pesanti. Tutto sta nell’equilibrio, sappiamo che un risultato non bisogna aspettarlo, ma andarlo a prendere. Farlo senza ansia, perché quella imprigiona”.
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