Non è tanto il calo di condizione generale, perché il Benevento prova a mantenere la propria filosofia di gioco, ma la mancanza di alternative ed il momento non giovano alla formazione giallorossa. Non basta il rientro di Lucioni per evitare il secondo KO consecutivo alla squadra sannita che cade sul sintetico di Novara contro la formazione di Boscaglia che, invece, centra il sesto risultato utile consecutivo. Turn.over obbligato per Baroni che ha dovuto far i conti anche con le assenza di Chibsah e Ciciretti, a cui si è aggiunto anche l’infortunio in gara di Ceravolo. Un attacco sempre più rimaneggiato negli interpreti e l’impossibilità per l’allenatore di provare a cambiare in corsa. In più, se alle difficoltà aggiungi l’ennesima amnesia difensiva su palla inattiva, la sconfitta è quasi inevitabile. Momento di difficile gestione dove emergono i limiti di una rosa troppo corta a cui certamente va aggiunta anche la sfortuna di infortuni e squalifiche concentrati proprio nel bel mezzo del tour de force delle tre gare in una settimana. Scivola al quarto posto il Benevento, scavalcato dal Verona che, invece, è tornato a vincere.
Tra gestione delle risorse, considerati gli impegni ravvicinati, e qualche scelta forzata entrambi i tecnici applicano il turn-over, ripartendo dalle rispettive certezze nei sistemi di gioco. Il Novara parte con il 3-4-1-2 senza l’ex Scognamiglio in difesa ma con Lancini a completare il reparto con Mantovani e Troes e stravolge il reparto offensivo. Non c’è Galabinov, ma è Sansone ad innescare il tandem offensivo composto da Lukanovic e Macheda. In casa Benevento, oltre ai soliti infortunati mister Baroni deve fare a meno di Chibsah e Ciciretti. Chance dal primo minuto per il giovane Matera con Melara sul versante destro della trequarti dove c’è Falco alle spalle dell’unica punta Ceravolo. In difesa c’è l’importante rientro di capitan Lucioni con Lopez confermato a sinistra dopo la prova di venerdì. Sulla destra c’è Gyamfi a partire con Venuti in panchina.
I TEMPO – La gara non inizia con ritmi forsennati, ma è il Benevento a provare a tenere il pallino del gioco con possesso ed un giro palla abbastanza ragionato. Gli ospiti bussano alla porta di Da Costa al decimo minuto con il tentativo da fuori di Matera che carica il destro dai 25 metri, palla centrale e comoda per l’estremo difensore avversario. Gli Azzurri nella parte centrale del primo tempo provano a proporsi in avanti, ma attorno alla mezzora il Benevento riprende il gioco e mantiene stabilmente il possesso nella metà campo avversaria senza, però, trovare il giusto varco per andare a concludere. Fatica a trovare spazi anche il Novara, perché la retroguardia giallorossa con il rientro del capitano riconquista la solita compattezza. Allora, bisogna aspettare al 42′ per la prima conclusione verso la porta di Cragno con Macheda che ci prova dalla grande distanza, senza inquadrare lo specchio. Si chiude così a reti inviolate un primo tempo avaro di emozioni con un Benevento padrone del campo e del pallone, ma poco incisivo negli ultimi metri. Buona la manovra dei giallorossi fino agli ultimi 20 metri con una decina di cross sfornati che, però, non hanno mai trovato la deviazione giusta. Per Baroni comunque un altro grattacapo, perché Ceravolo ha chiuso la frazione quasi zoppicante per un problema muscolare che costringerà il tecnico toscano al cambio nella ripresa. Si spera nulla di grave per l’ex Ternana che da tempo stava facendo i conti con un lieve risentimento.
II TEMPO – Nella ripresa la prima sostituzione per i giallorossi con Cissè dentro per Ceravolo. Passa solo un minuto ed improvvisamente il Novara si rende pericoloso con la conclusione di sinistro di Mantovani che dalla lunga distanza si gioca il fattore sorpresa, ma Cragno è reattivo e blocca in due tempi. Il Benevento resta negli spogliatoi, mentre il Novara sembra più intraprendente in questa ripresa. La squadra di Boscaglia al nono minuto conferma la propria pericolosità dai calci piazzati, mentre la retroguardia sannita conferma le proprie amnesie su palla inattiva. Dalla sinistra il calcio di punizione che nella mischia in area Macheda sfiora soltanto, sul secondo palo arriva a rimorchio Troest che solissimo da due passi deve solo spingerla dentro. Il Benevento la prova a rimediare subito con un grande inserimento di Del Pinto su lancio di Matera che il 4 giallorosso non riesce ad impattare per un soffio, scappato via dalla marcatura di Mantovani. Al quarto d’ora rischia ancora tantissimo la formazione sannita, ancora sugli sviluppi di una calcio da fermo con il controllo ancora di Troest che apparecchia per Lancini (in fuorigioco non segnalato), murato ci prova poi Macheda ma non trova il bersaglio. Passano pochissimi secondi e ci vuole un miracolo di Cragno per tenere i suoi in partita con un grande intervento su un sinistro al volo di Sansone che è praticamente un calcio di rigore in movimento. Prova ad alzare i ritmi il Benevento che tuttavia non riesce a rendersi pericoloso, per Baroni non è affatto semplice tentar di cambiare l’inerzia con la mancanza di alternative per l’attacco. Negli ultimi 20 minuti il tecnico ci prova con Pajac che si rende pericoloso a dieci dalla fine con un inserimento su suggerimento di Melara, controllo in corsa e destro del croato che trova la risposta di Da Costa che si salva in corner. E’ la prima e vera reazione della squadra sannita che ci prova nel finale. E’ di fatto l’unico sussulto degli Stregoni che rischiano il tutto per tutto negli ultimi minuti con Lucioni nel ruolo di ariete, ma senza produrre risultati. L’amnesia ad apertura di ripresa costa caro al Benevento che cade per la seconda volta consecutiva. Dopo lo schiaffo, impossibile cambiar marcia con un reparto offensivo ridotto praticamente all’osso.
Novara (3-4-1-2): Da Costa; Lancini, Troest, Mantovani; Dickmann (65′ Kupisz), Cinelli (80′ Orlandi), Casarini, Chiosa; Sansone; Lukanovic (74′ Adorjan), Macheda. A disposizione: Montipò, Scognamiglio, Di Mariano, Calderoni, Koch, Corazza. Allenatore: Boscaglia.
Benevento (4-2-3-1): Cragno; Gyamfi, Camporese, Lucioni, Lopez; Del Pinto, Viola; Melara, Falco, Matera (74′ Pajac); Ceravolo (46′ Cissè). A disposizione: Gori, Pezzi, Bagadur, Venuti, Brignola, Donnarumma, Buzzegoli. Allenatore: Baroni
Arbitro: Sig. Di Paolo di Avezzano
Marcatori: 55′ Troest,
Ammoniti: 27′ Lopez (B), 60′ Macheda (N), 77′ Kupisz (N), 90’+4 Lancini (N);
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