La partita con il Bari ha portato via tante energie psicofisiche ed è stato solo l’inizio di un vero e proprio tour de force che per il Benevento non arriva proprio nel momento migliore, non tanto per lo score, quanto per la gestione della rosa a cui deve far fronte Marco Baroni. Praticamente nulle le alternative in attacco, mentre a centrocampo le risorse vanno centellinate considerati i vari rientri che, tuttavia, assicurano pochi minuti. Certo è che l’infrasettimanale dà l’opportunità alla formazione giallorossa di riscattare immediatamente la bruciante sconfitta interna con i Galletti e ritroverà per il pacchetto arretrato anche il proprio baluardo, Fabio Lucioni. Non sono finite, però, le emergenze perché il trainer toscano dovrà rinunciare al dinamismo di Chibsah ed alla fantasia di Ciciretti. Da un lato, un turn-over forzato che comunque ci sarebbe stato in vista del derby, d’altra parte in un momento che potrebbe essere fatidico. Del Pinto ha dato garanzie, mentre dovrebbe toccare ancora a Viola in cabina di regia con Buzzegoli che comunque è in crescita sotto il profilo della tenuta. Sulla linea dei trequartisti dovrebbe toccare nuovamente a Fabrizio Melara seppur sul versante opposto rispetto a quello nel quale era stato impegnato ad inizio stagione. Una soluzione che, comunque, Baroni aveva già studiato, provando l’esterno ex Lecce nelle scorse settimane in allenamento proprio sulla fascia destra, zona peraltro da lui occupata ai tempi di Brini ed Auteri, seppur con quest’ultimo in un sistema di gioco differente. L’altro dubbio potrebbe riguardare l’out sinistro di difesa, perché Lopez ha sfruttato al meglio l’occasione di venerdì, ma certamente in vista delle due gare in pochi giorni il tecnico dovrebbe alternare i due laterali a disposizione. Qualche dubbio ce l’ha anche Boscaglia in casa Novara che comunque dovrebbe scendere in campo con il suo collaudato 3-4-3. Le maggiori opzioni sono per l’attacco dove Adorjan e Sansone si candidano prepotentemente per una maglia da titolare per il tridente che, comunque, non farà a meno di Galabinov.
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