BENEVENTO – E’ la partita dei grandi numeri e non solo per il numero di gol. Il Bari scongiura il mal di trasferta e trova il primo successo esterno sotto la gestione Colantuono, il secondo della stagione dopo quello alla seconda giornata di Perugia. Cade il fortino del “Vigorito”, espugnato per la prima volta in questo campionato, la cui imbattibilità perdurava da oltre due anni. L’ultima squadra a vincere nel Sannio fu il Lecce nel lontano novembre 2014. Una partita spettacolare, giocata a viso aperto con due attacchi da urlo. Di contro, due difese ballerine che hanno danzato di fronte alla brillantezza dei brevilinei e piegatesi alle bocche di fuoco. La squadra di Baroni ha patito l’assenza di capitan Lucioni, ma con la palla al piede ha sempre fatto paura ad una squadra in forma e dal tasso qualitativo altissimo. A viso aperto, senza nessuna recriminazione, se non per quelle dormite generali dietro che hanno concesso troppo agli avversari, dopo che la partita l’avevano aperta proprio gli uomini di Baroni con il primo gol in stagione di Lopez. Carattere, grinta e cuore non sono bastati. Il Benevento non sarà salito sul primo gradino questa notte, ma non esce affatto ridimensionato.
Nella bolgia del “Vigorito” delle grandi occasioni con gli oltre diecimila sugli spalti che firmano il record stagionale di presenze sugli spalti. La cornice ideale per una gara da un sapore mai pregustato dai tifosi sanniti che dopo l’ubriacatura dello scorso 18 aprile fa le prove generali del test di maturità, come gli undici in campo.
Senza capitan Lucioni era stato chiaro Marco Baroni in settimana che punta su certezze e continuità. Al centro della difesa c’è Pezzi al fianco di Camporese con Lopez che ritrova la maglia da titolare e la fascia di capitano per una notte. In avanti dal primo minuto di nuovo Ceravolo, che nel girone d’andata proprio a Bari si sbloccò, come terminale di un pirotecnico reparto con Cissè, Falco e Ciciretti per accendere la miccia. In mezzo al campo il tecnico giallorosso non rinuncia alle geometrie, Viola ha totalmente recuperato e si riprende il posto in cabina di regia con Chibsah per catturare palloni. Per la prima vittoria esterna della sua gestione, Colantuono senza Raicevic si affida a Brienza, Galano e Floro Flores per il reparto avanzato che può modularsi con un trequartista alle spalle del tandem, ma alternarsi anche ad un vero e proprio tridente nel tentativo di aprire le maglie della difesa avversaria. In difesa ha recuperato Morleo con la coppia Tonucci-Capradossi al centro del pacchetto.
I TEMPO – Il Bari parte subito forte e aggressivo in mezzo al campo. Si passa subito alle maniere forti, fino al quinto quando Salzano serve Floro Flores in profondità per il sinistro dell’attaccante, ma è reattivo Cragno sul tiro ad incrociare. Rispondono subito i giallorossi con un tiro a giro di Falco e con un paio di minuti di pressione nella metà campo avversaria fino alla girata di Cissè che, però, ha poco spazio per inquadrare la porta e spara alto. Dopo i primi minuti per scaldare i motori, i 4 avanti giallorossi sono caldi: al minuto 12 l’imperiosa percussione di Cissè per servire Ciciretti che guadagna un angolo d’oro. Dalla bandierina il romano per Falco che trova la deviazione di Ceravolo che sbarra la porta a Lopez che di testa insacca. Festeggia così la sua serata da capitano l’uruguaiano. Per il Benevento, però, non c’è neanche il tempo di festeggiare perché il Bari risponde subito con l’inserimento di Galano che trova spiazzata la difesa giallorossa con l’11 che mette alle spalle di Cragno. La partita è bellissima, perché al quarto d’ora la squadra sannita colleziona una nuova occasione direttamente da calcio di punizione con Ciciretti che trova la porta, ma la conclusione è centrale e deviata in corner da Micai. La squadra di Baroni mantiene stabilmente il domicilio nella metà campo avversaria e al 22′ si rendono ancora pericolosi con la grande girata di testa di Ceravolo che finisce di un soffio fuori dalla porta. Gli Stregoni hanno la partita, ma quando il Bari attacca fa paura e al 23′ la squadra di Colantuono buca ancora la distratta retroguardia sannita sugli sviluppi di una punizione battuta da Brienza. Palla a Morleo che confeziona per Floro Flores tutto solo per buttare in porta. Riprendono ad attaccare i padroni di casa: al 25′ Ciciretti scucchiaia dentro per l’inserimento di Falco che, però, defilato spreca con un destro a giro che termina ampiamente sul fondo. Continua ad attaccare il Benevento che al 29′ troverebbe anche il gol con una combinazione da urlo col trittico Lopez, Viola fino alla conclusione di Ceravolo, ma il secondo assistente dell’arbitro alza la bandierina e strozza l’urlo del “Vigorito” che stava esplodendo con un provvedimento molto molto dubbio. Quando ha la palla il Benevento è brillante, ma in difesa soffre troppo la squadra sannita e al 37′ rischia di deragliare: Chibsah sgambetta in area Brienza e gli costa il rigore. Dal dischetto Salzano col macino deposita alle spalle di un Cragno che aveva intuito, ma che non può arrivare sul radente ad incrociare del regista. Ha bisogno di accorciare le distanze il Benevento prima del rientro negli spogliatoi: hanno fame le bocche di fuoco giallorosse protagoniste al 42′ con Cissè che mette in moto Ceravolo che gli mette in mezzo un pallone che il guineano con l’impeto insacca di testa. I due sono indomabili e Cissè prova a restituire sullo scadere del primo tempo il favore a Ceravolo che si invola verso la porta, mette a sedere Tonucci e scarica un gran sinistro che trova però l’altrettanta rettiva risposta di Micai. 45 minuti intensi e senza sosta per uno spettacolo puro. Certo il rovescio della medaglia vede due retroguardie non proprio impeccabili.
II TEMPO – I padroni di casa iniziano la ripresa proprio come avevano chiuso il primo tempo, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Passano solo quattro minuti e il Benevento trova il pareggio con un’azione manovrata ed insistita: palla a destra per il cross rasoterra di Venuti verso Ceravolo che con la punta anticipa Tonucci e firma il 3-3. Ceravolo è imprendibile e dopo due minuti scatta ancora, bruciando Capradossi, e prova a piazzare con un delicato tocco esterno con la sfera che bacia il palo. Resiste per pochi minuti l’equilibrio, perché nonostante i giallorossi continuino a fare la partita, la difesa non riesce a prendere le contromisure. Dagli sviluppi di una rimessa laterale sulla sinistra il cross trova Galano tutto solo in area per il controllo ed il destro al volo dell’attaccante che firma la doppietta. Non si arrende la strega con un Ciciretti scoppiettante che al 63′ si incunea in area fino alla sua tipica conclusione col sinistro sul secondo palo, ma plastico Micai si salva in corner. A tambur battente la squadra di Baroni non si placa a caccia del nuovo pareggio. Attacca il Benevento e non lascia respiro: al 75′ ci prova Falco con una punizione dai 20 metri, ma il portiere biancorosso vola e para. Il tarantino è protagonista un minuto più tardi con una percussione solitaria sino alla conclusione da fuori che si stampa sulla traversa che salva questa volta Micai. Continua la pressione, il Bari tiene. Baroni non ha ricambi per l’attacco, ma si gioca il tutto per tutto nel finale con Buzzegoli dentro e Melara addirittura nel ruolo di terzino. Lo stesso tecnico nel finale viene poi allontanato per proteste dalla panchina. la; Cissè, Falco, Ciciretti; Ceravolo; A disposizione: Gori, Del Pinto, Bagadur, Brignola, Rutjens, Matera; Allenatore:Baroni.
Bari (4-3-1-2): Micai; Morleo, Tonucci, Capradossi, Sabelli; Basha, Salzano, Macek (58′ Greco); Brienza; Galano (69′ Suagher), Floro Flores (79′ Maniero); A disposizione: Gori, Cassani Fedele, Furlan, Moras, Parigini; Allenatore: Colantuono.
Arbitro: Sig. Pinzani di Empoli (De Troia di Termoli – Margani di Latina; IV: Martinelli di Roma 2)
Marcatori: 13′ Lopez, 14′ Galano, 23′ Floro Flores, 39′ Salzano, 42′ Cissè, 49′ Ceravolo, 55′ Galano,
Ammoniti: 19′ Sabelli (Ba), 35′ Tonucci (Ba), 50′ Chibsah (Bn), 56′ Ciciretti (Bn), 57′ Salzano (Ba), 84′ Micai (Ba), 87′ Pezzi (Bn)
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