Per alcuni un vero e proprio miracolo quello di Novellino che ha cambiato volto a questa squadra: “Ringrazio per i complimenti e ne farò tesoro per dar sempre di più. Non mi sento ancora appagato. Siamo di fronte un’asticella pericolosa, che dobbiamo superare. Ho chiesto qualcosa in più ai miei per raggiungere il nostro obiettivo. Quando ho scelto Avellino l’ho fatto d’impeto, ma ciò che mi ha reso più voglioso è la qualità della rosa. Si sarebbe potuto fare un lavoro importante, come stiamo facendo. Questa è una squadra che inizialmente ha sofferto, mentre ora sta vedendo qualcosa di importante. Non abbiamo lavorato solo sulla testa, ma anche sull’impianto di gioco. Ora hanno delle certezze e delle giocate studiate. Ora un allenatore deve abbassare, e non alzare, i toni. Ho una responsabilità, come i miei giocatori, verso società e tifoseria. E’ passato il tempo dell’allenatore che urla. Ognuno di noi ha un proprio sogno”.
L’allenatore biancoverde riparte da alcune certezze, soprattutto tattiche e di atteggiamento ma pensa anche a qualche novità. In difesa recuperato Djimsiti, mentre per l’attacco Novellino potrebbe proporre un tandem pesante con uno tra Castaldo ed Eusepi al fianco di Ardemagni. Ipotesi che alletta ma che il tecnico potrebbe proporre solo a gara in corso. Fuori Belloni, vittima ieri di un attacco influenzale.: “Belloni non è convocato. Castaldo potrebbe dire la sua, magari in un secondo momento. Sta bene, devo dire di aver recuperato tutti eccetto Belloni. Djimsiti è un giocatore importante, come Paghera. L’allenatore adesso ha molte scelte importanti ed è bello così'”.