Primo dell’anno con il botto per la Scandone che espugna il Palamaggiò e, in attesa del completamento della giornata di campionato, affianca Venezia al secondo posto, a due punti da Milano. Bella prova di forza e nervi saldi per la squadra di Sacripanti, brava a resistere all’onda d’urto casertana del primo e terzo quarto, per poi colpire al momento opportuno e portare a casa due punti pesantissimi. Lungo l’elenco delle note positive della gara che saluta il pieno recupero di Leunen, autore di una partita maiuscola, sicuramente la migliore della stagione. Semplicemente perfetto Green che, prese in mano le redini del gioco dopo l’uscita per cinque falli di Ragland, non ha sbagliato praticamente nulla, concentrando negli ultimi giri di lancette della gara assist al bacio, palle recuperate e triple. Prima di uscire aveva comunque messo la sua firma al match anche il numero 1 biancoverde, osservato speciale della difesa cesertana per tutta la gara. Incoraggianti segnali di ripresa anche dal reparto dei lunghi, grazie ad un Cusin in palla, subito in partita e decisivo sotto canestro, soprattutto in difesa. Incerto Fesenko, che gioca a sprazzi e si complica ulteriormente la vita con un fallo tecnico per aver provocato i tifosi avversari. Terzo quarto da incorniciare per Thomas, bene anche Zerini che contribuisce alla vittoria con una prestazione di sostanza, impreziosita da qualche canestro importante.
Soddisfatto, e non poteva essere diversamente, coach Sacripanti. «Si respirava l’aria di una partita che valeva più di due punti, e vincere non poteva essere facile. Lo spettacolo che abbiamo visto stasera fa bene al basket, è stata una gara degna di quello che ci si aspettava. Faccio i complimenti ai miei: eravamo andati sotto di 11, ma dopo aver aggiustato qualcosa siamo riusciti a decollare”. Sosa e Watt hanno fatto soffrire non poco la Scandone. “Nel terzo quarto, insieme al pubblico casertano, stavano facendo la differenza. Poi, nel finale, con l’uscita di Ragland ho voluto mettere la palla in post raccogliendo i frutti». Parole al miele per Green e Leunen. «Sanno giocare queste gare, e si vede. Farei un plauso a Zerini che ha dato vita ad una gara di sostanza». Tatticamente individua nell’attacco della zona bianconera la chiave della partita. “Abbiamo attaccato la zona muovendo bene la palla, l’unico errore offensivo- tattico è stato quello di voler rompere a tutti i costi la partita andando più volte ad impattare sul ferro. Sono due punti importanti perché ci danno stabilità tra le prime quattro posizioni in classifica, ma anche perché abbiamo vissuto una gara di alto contenuto emotivo e tecnico tattico, gare di questo livello sono di insegnamento per i miei giocatori più giovani