Sono pur sempre otto i risultati utili consecutivi ed andare ad analizzare lacune del Benevento è un po’ come cercare “il pelo nell’uovo”. Tuttavia, è lo stesso Baroni ad aver richiesto una squadra che non si accontenti mai e di avere margini di miglioramento sui quali lavorare. Evidente è il problema sulla fascia sinistra che il tecnico giallorosso ha provato a mascherare ma che emerge sempre più con le varie emergenze che si sono susseguite, specie dopo l’infortunio di Melara che, comunque, è tornato a lavorare con il gruppo. Con Campagnacci fuori lista e la sessione di mercato invernale ormai prossima sono due le gare nelle quali bisognerà fare ancora di necessità virtù: “Melara sta bene e questa settimana l’ho visto bene. – ha commentato Marco Baroni – Karamoko mi è piaciuto e se posso io metto dentro sempre giocatori di qualità, a condizione che interpretino bene le due fasi. Mi ha soddisfatto, bloccando anche Almici. Se metti timore all’avversario è già qualcosa che hai guadagnato.
Quella di Campagnacci è una situazione da valutare, ma in questo momento preferisco non parlarne, considerando che ci sono due partite e dobbiamo pensare di poter raccogliere il massimo”.
L’allenatore ha parlato al termine della seduta di allenamento odierna, rianalizzando il pareggio con l’Ascoli: “Ho rivisto la partita come sempre. – ha dichiarato Baroni – Abbiamo creato una mole di gioco importante, ma a volte ci sono anche gli episodi. Non mi piace parlare di cattiveria, forse siamo mancati un po’ nell’ultimo passaggio. Credo che sia stato questo il pezzettino che è mancato e che sia questo l’aspetto da migliorare”.
Le prestazioni dei vari Camporese, Pezzi e Venuti: “Noi facciamo un lavoro importante su tutti, anche chi gioca meno. Enrico ha fatto una prestazione importante, come Camporese e questo vuol dire che hanno mantenuto sempre la testa accesa. Questo ci fa piacere perché in un campionato così lungo sono queste risorse che danno la possibilità di far bene”.
Verso Frosinone: “Per giocare col 4-3-3 Buzzegoli è importante”. Dunque, la possibilità di schierarsi a tre dipenderebbe dalla sua disponibilità ed il tecnico ha ammesso: “Non è in perfette condizioni, ma dovremo valutare. Andare a Frosinone non significa dover scendere in campo necessariamente più coperti. Posso anche riproporre uno schieramento più offensivo come quello messo in campo con l’Ascoli. Saranno fondamentali le palle inattive e ridurre gli errori al minimo. Loro hanno tanti giocatori importanti, reduci dalla Serie A”.
Bilancio infortuni: “Gyamfi ha subito un pestone e ha un leggero fastidio. Bagadur ha fatto l’ultimo controllo e dalla settimana prossima sarà disponibile. Lopez rientrerà successivamente, mentre Ceravolo è uscito prima per un problema nato oggi dopo aver calciato, ma nulla di preoccupante. Infine, Buzzegoli come detto va valutato”.
Sull’avversario: “Loro sono bravi anche nei rimbalzi e sulle palle sporche. E’ un bel test e arriva nel momento giusto. Questa squadra ha voglia di misurarsi con atteggiamento propositivo, voglia ed entusiasmo”.
L’approccio del Benevento con le grandi: “Abbiamo toppato poche partite. Quando affronti squadre serene, lo spettacolo è maggiore e la partita è aperta. Sono complicate le partite dove gli avversari hanno un atteggiamento rimesso. I ragazzi sanno che ogni partita ha una storia a sé. Partite facili non esistono e viceversa, dobbiamo crescere proprio lì nella testa ed essere sempre sul pezzo”.
Preparare due gare importanti in periodo natalizio: “E’ un’opportunità per i ragazzi, perché l’attenzione si sposta ancora di più sulla Serie B. Siamo dei professionisti, si può festeggiare ma al tempo stesso essere concentrati. Ho cercato di infondere questo nei miei ragazzi. Noi staccheremo solo il 25 e riprenderemo subito in vista della gara col Pisa. Ho fiducia nei miei calciatori, per obiettivi importanti bisogna anche gestire situazioni come queste”.
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