A Bari ancora una volta segnali positivi dell’Avellino targato Novellino, ma sono zero i punti con i quali i biancoverdi sono tornati dal “San Nicola”. Al “Partenio” sarà ancora derby per la quarta del tecnico di Montemarano in un momento molto delicato perché ne mancano due al giro di boa e sarebbe importante raccogliere punti che possano permettere di arrivare alla sosta con maggiore serenità. Al termine della seduta di questo pomeriggio ha parlato il capitano, Angelo D’Angelo, che mantiene comunque un profilo equilibrato ed assicura una prestazione importante per il derby con la Salernitana. Lui che è salernitano di nascita, avrà certamente qualche stimolo speciale: “Con la Salernitana è una gara speciale per me, ma per tutti – ha dichiarato il centrocampista biancoverde – Dobbiamo vincere, non abbiamo altro risultato e mi aspetto una grande battaglia da parte nostra.
Non penso alle assenze degli avversari, io guardo in casa mia. Stiamo ricevendo complimenti, stiamo crescendo, ma noi dobbiamo vincere, belli o brutti. Dobbiamo essere spietati.
Con l’arrivo di Novellino la squadra si sente più sicura dal punto di vista tattico, ma non sono i moduli a fare i risultati. Mi aspetto un Avellino arrabbiato”.
Il centrocampista a Bari ha collezionato la sua presenza numero 200 in campionato con la maglia irpina: “Le parole del presidente fanno molto piacere, perché guardando a ritroso sono davvero passati tanti anni. – ha commentato il capitano – Ringrazio tutti. Ora mi ritrovo a ricevere questo riconoscimento e mi fa piacere”.
Tre gare con Novellino in cui l’Avellino è passato in vantaggio ed ogni volta è stato rimontato: “Non mi piace parlare di questione mentale – ha commentato D’Angelo – perché se ne parli, rischi che diventi tale. Abbiamo capito gli errori commessi”.
Questione rinnovo: “Il presidente mi è stato sempre vicino e non mi sono mai posto il problema, il pensiero adesso è quello di migliorare la classifica”.
Sul deferimento ha commentato: “Non mi interessa, noi vogliamo salvare l’Avellino sul campo. Mi sento responsabile del campo e dobbiamo trovare la forza e la motivazione per cambiare la classifica e risalire. Per farlo, dobbiamo vincere”.
