BENEVENTO – Il Benevento torna a non subire gol e centra l’ottavo risultato utile consecutivo, tuttavia non va oltre lo 0-0 contro un modestissimo, ma accortissimo Ascoli che torna dal “Vigorito” con un punticino che fa classifica. Le due squadre pareggiano anche il conto dei pali colpiti, i padroni di casa hanno il pallino del gioco ma non sono brillanti come sempre e alla fine non riescono a sfondare il muro del Picchio. La squadra sannita scivola così al terzo posto in classifica, in attesa anche di conoscere il risultato del “Monday Night” con il Verona che tenterà di riprendersi la vetta della graduatoria, al momento aggiudicata dal Frosinone.
Baroni torna nuovamente al 4-2-3-1, lancia Cissè dal primo minuto e lo fa nel ruolo di esterno per completare il pacchetto di trequartisti alle spalle di Ceravolo. A centrocampo in cabina di regia c’è De Falco, mentre in difesa confermato ancora Camporese al centro con Lucioni, mentre Pezzi riempie la casella lasciata vuota da Lopez.
Tante le assenze con le quali deve fare i conti Aglietti che conferma comunque il 4-3-1-2 con Giorgi ad agire tra le linee alle spalle di Orsolini e Cacia. Prima della gara un minuto di silenzio in memoria di Gaetano Vigorito, padre del presidente del Benevento scomparso in settimana. Ascoli con calzettoni rossi per il ricorso del “Presidentissimo” Rozzi nel 22esimo anniversario della sua morte. L’imprenditore e dirigente sportivo fu anche costruttore dell’impianto di Via Santa Colomba nel ’79.
I TEMPO – Possesso palla e manovra avvolgente, comincia subito con il piede giusto la gara dei padroni di casa con dei ritmi non altissimi, ma dove la differenza di tasso tecnico già si intravede. I giallorossi si presentano nel primo quarto d’ora un paio di volte dalle parti di Lanni, senza però creare troppi grattacapi. Le gambe non sono brillantissime, forse anche bloccate dalla bassa temperatura. Prova a rendersi pericoloso il Picchio con il piattone di Cacia che, però, prima di piazzare fa una telefonata a Cragno per avvisarlo. Al 17′ sugli sviluppi di un calcio di punizione ci prova da distanza siderale Venuti con una botta secca di destro che termina di pochissimo a lato. Passano dieci minuti ed il Benevento divora letteralmente l’occasione del vantaggio: Chibsah sradica palla sulla trequarti e serve Ceravolo che colpisce a botta sicura, ma la palla si infrange sul palo. Sulla respinta prova ad avventarsi Cissè in equilibrio precario, ma la poca coordinazione non permette al guineano di centrare lo specchio. Giallorossi ad un passo dal gol. Passano un paio di minuti ed è ancora una volta la squadra di Baroni pericolosi: Chibsah ci prova da fuori, sulla linea del fuorigioco devia col tacco Ceravolo e la palla fa la barba al palo. Lo stesso numero 9 al 40′ se ne va, facendo fuori Augustyn, che superato lo abbatte all’ingresso d’area e si becca il giallo. Sulla corrispettiva punizione ci prova Falco, ma il sinistro è facile preda di Lanni. A reti inviolate una prima frazione dalle poche emozioni ma con un Benevento che dà sensazione di aver nelle proprie orde la possibilità di accelerare improvvisamente.
II TEMPO – La squadra sannita ha il pallino del gioco, ma al 10′ l’Ascoli pareggia il conto dei pali con Orsolini che ci prova quasi dal fondo dopo aver vinto un rimpallo con Pezzi. Un minuto più tardo Ciciretti impegna Lanni con un gran sinistro dai 20 metri, ma il risultato non si sblocca. Il Benevento col passare dei minuti alza i ritmi, al quarto d’ora mangia 40 metri di campo Falco che prova poi con un diagonale a centrare la porta, ma la sfera è ancora a lato. La Strega schiaccia nella propria tre quarti il Picchio, al 20′ Ceravolo serve sul secondo palo la corrente Pezzi che ci prova con un colpo di testa in corsa, ma il riflesso di Lanni gli nega il gol. Si comincia a giocare verso una sola porta, ci prova al 27′ anche Chibsah di testa, ma ancora una volta la conclusione è fuori il bersaglio. Passa solo un minuto, Pezzi ancora pericoloso con la botta di sinistro dal vertice dell’area, deviazione e palla sull’esterno rete, il gol è nell’aria. Manca peso offensivo e per questo Baroni nell’ultimo quarto d’ora si gioca anche la carta Puscas, passando all’attacco a due con Falco riproposto largo a sinistra. Benevento con un offensivissimo 4-4-2. Il tecnico giallorosso prova a dare anche nuove forze sulle fasce, ma la sua squadra non sfonda e l’Ascoli tiene, conquistando un punto prezioso.
Benevento (4-2-3-1): Cragno; Pezzi, Lucioni, Camporese, Venuti; Chibsah, De Falco (85′ Buzzegoli), Cissè (73′ Puscas), Falco (85′ Pajac), Ciciretti; Ceravolo; A disposizione: Gori, Del Pinto, Padella, Gyamfi, Puscas, Jakimovki, Donnarumma;
Ascoli (4-3-3): Lanni; Felicioli, Mengoni (67′ Gigliotti), Augustyn, Almici; Mignanelli, Giorgi (83′ Paolini), Cassata; Gatto; Orsolini (67′ Bianchi), Cacia; A disposizione: Ragni, Pecorini, Paolini, Jaadi, Manari, Cinaglia, Favilli;
Arbitro: Sig. Rapuano di Rimini (Raspollini di Livorno – Rossi di La Spezia; IV: Balice di Termoli);
Marcatori:
Ammoniti: 40′ Augustyn (A), 56′ Lucioni (B), 57′ Almici (A), 76′ Cassata (A), 90’+4 Mignanelli (A);
Recupero: 6′ st;
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