Al termine della seduta di allenamento di questa mattina ha parlato in conferenza stampa l’allenatore del Benevento, Marco Baroni. Giallorossi reduci dal pareggio acciuffato al “Partenio” che ha permesso di proseguire la serie utile di risultati. Una gara nella quale il tecnico toscano ha dovuto fare i conti anche con qualche assenza e nella quale ha riproposto il 4-3-3 ma con qualche esperimento, con l’avvio di Puscas e Ceravolo insieme dal primo minuto. Il tecnico ha analizzato le motivazioni del primo tempo sotto tono e sottolineato gli aspetti più importanti nella reazione della squadra:
“Siamo arrivati ad Avellino senza non aver recuperato al massimo dalla gara col Cesena. – ha dichiarato Baroni – Eravamo un po’ imballati e lo si vedeva anche nei controlli da parte dei giocatori un po’ più muscolari. Dopo il loro vantaggio, infatti, ho detto che dovevamo tenerla così, perché sapevo che poi col passare dei minuti avremmo trovato maggiore brillantezza. Nella ripresa infatti la gamba è stata diversa. Ritengo, quindi, che le motivazioni del primo tempo sono nel fatto che non eravamo del tutto puliti. Sono contento, perché comunque la squadra è riuscita a stare in campo, nonostante le difficoltà. Aver raccolto 4 punti nelle ultime due gare, dopo esser andati sotto, per me è un segnale molto importante. Sono rimaste 3 gare al giro di boa e dobbiamo fare bene”.
Allenatore meticoloso e sempre preparato sui numeri, li conosce, elabora ed analizza Marco Baroni: “Le nostre partite sono quelle che durano di più con 53 minuti di media, rispetto alla media generale della B che è attorno ai 47 minuti. Noi ci alleniamo forte proprio perché dobbiamo durare, poiché impostiamo partite sul gioco e non spezzettandole. Questa è una squadra che costruisce attraverso il lavoro ed è un aspetto molto positivo. I numeri adesso possono contare, perché c’è un campione più alto di partite. Adesso dobbiamo dare ancora di più e faticare con entusiasmo”.
Una catena sinistra completamente da cambiare considerate le assenze di Lopez e Melara per domenica, ma Baroni non esclude il ritorno al 4-2-3-1 con l’Ascoli: “Il 4-3-3 è stato un passaggio perché avevo la necessità della disponibilità di alcuni giocatori come Chibsah e Del Pinto. Falco soprattutto non predilige la sinistra, ma l’abbiamo fatto molto bene, al di là della partita con l’Avellino. Ho scelto Puscas e Ceravolo perché volevo solo un po’ più di fisicità, considerando le caratteristiche dell’avversario. Ceravolo non trovava la posizione ad Avellino, forse ha perso l’abitudine a giocare sulla fascia. Il 4-3-3 è una possibilità, potremmo giocare anche con il 4-2-3-1 con giocatori più offensivi, ma dipende dalla loro disponibilità. Karamoko lo vedo sempre meglio, può essere una possibilità, ma occorre grande equilibrio. Questo non dipende solo da Cissè, ma da tutta la squadra, serve che ognuno metta qualcosa in più.
L’Ascoli fa molto meglio in trasferta, perché dopo aver recuperato palla ha giocatori importanti in avanti”.
Sul prossimo avversario: “L’Ascoli ha buttato al vento una partita che in casa aveva già vinto e poi ha conquistato questa vittoria con l’Entella. Verrà a Benevento probabilmente anche più spensierata per questo, ma io mi aspetto sempre il meglio dai miei”.
Bilancio infortuni: “Melara e Bagadur tra una settimana dovrebbero esser pronti, mentre Lopez sarà fuori per 3 settimane. Sarà disponibile anche Buzzegoli, che ha fatto un lavoro personalizzato ma non è a rischio. Padella si è allenato, Gyamfi solo un attacco influenzale che tuttavia è già passato, ma oggi ho evitato di fargli prender freddo”.
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