E’ un Benevento che si conferma ancora una volta arrembante nell’ultimo quarto d’ora di gara e che riesce ad acciuffare il pareggio nel derby, dopo aver letteralmente regalato un tempo all’Avellino. Giallorossi snaturati in avvio di match con l’inedito tridente formato da Ciciretti, Ceravolo e Puscas e troppo bloccati rispetto all’impeto iniziale dei biancoverdi, passati in vantaggio già al sesto con il gol di Verde. In panchina non c’era Marco Baroni, per squalifica, sostituito dal suo vice, Paolo Cozzi, che ha parlato al termine della gara: “Mi sembra che segnali di ripresa da parte nostra ci sia stato già nel finale di primo tempo. – ha dichiarato l’allenatore in seconda giallorosso – Non credo che l’errato inizio sia legato al fattore derby, come accaduto a Salerno, ma credo che sia solo un discorso di approccio, forse abbiamo bisogno di metabolizzare un po’ con l’andare avanti dei minuti contro squadre aggressive sin dall’inizio, come ha fatto oggi l’Avellino. Verde ha fatto un grande gol e forse Lopez ha subito un po’ questo contraccolpo, poi però ha spinto e fatto la sua parte fino all’ingresso in campo di Enrico Pezzi che comunque ha fatto una buona prestazione, complice forse anche un calo del diretto avversario. L’Avellino ha fatto una buona partita in termini di aggressività e recupero palle, ma il Benevento ha delle caratteristiche diverse basate sul palleggio ed il possesso del pallino. La squadra nel secondo tempo è riuscito a far emergere le proprie caratteristiche e direi che, quindi, entrambe le squadre hanno dato segnali positivi.
Il passaggio al 4-2-3-1 non credo sia stato così determinante, quanto il momento che stava vivendo la squadra nella gara. E’ vero che, comunque, rispetto all’assetto iniziale la squadra ha ritrovato più certezze. Abbiamo giocato in questo modo anche col Cesena, perché noi cerchiamo sempre di impostare la partita cercando di giocare, poi non ce l’ha permesso l’Avellino in avvio, poi quando abbiamo preso fiducia con l’Avellino che ha aggredito meno, allora siamo emersi. La scelta di Puscas è stata presa perché Falco aveva avuto qualche problemino in settimana e si era aggiunto al gruppo solo nella rifinitura. Cissè ha già giocato da esterno con noi ed è un giocatore che da fisicità e capacità di attaccare la profondità. Ciciretti nel primo tempo è stato sempre ingabbiato, nella ripresa è emerso di più anche avendo maggiori spazi a disposizione. Se riuscirà ad emergere in un campionato come questo, magari mettendoci anche una crescita fisica, secondo me potrà ambire a palcoscenici importanti. Lui, come ogni giocatore che sta avendo meno minutaggio, si sta dimostrando sempre sul pezzo e anche determinante”.
Un punto che muove, comunque, la classifica dei giallorossi che agganciano il Frosinone al secondo posto, raggiunto anche dalla Spal, e che si porta a -2 dalla vetta: “Siamo arrivati fino a questo punto senza mai guardare cosa accadesse sopra di noi. – in conclusione Cozzi – Manteniamo un basso profilo, incentrando tutto sul lavoro e pensando solo gara dopo gara”.
Powered by WPeMatico