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Benevento, quell’esterno che manca eppure già in casa…

Benevento, quell’esterno che manca eppure già in casa…

1 Dicembre 2016 | by admin
Benevento, quell’esterno che manca eppure già in casa…
Sport
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cissè

Un abito che calza a pennello a questo Benevento quello che ha disegnato e modellato, rivedendo le sue idee iniziali per poter sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Lo sviluppo del gioco e la pericolosità sulle fasce il punto di forza, per dare ampiezza al gioco e sfruttare l’attacco della profondità della punta. E’ il 4-2-3-1 per esaltare i vari Falco, Ciciretti e Ceravolo, con la leggera variante del 4-4-2 che prevederebbe Puscas al fianco dell’ex Reggina. La squadra sannita, comunque, non si fossilizza su un solo modulo ma ha nelle sue corde anche alcune alternative, come quella del centrocampo a tre. Una soluzione che Marco Baroni ha adottato a gara in corso, mai dal primo minuto, Latina a parte, dove però Buzzegoli ha ricoperto il ruolo di trequartista centrale. “Possiamo metterci anche a tre, ma per caratteristiche della rosa è una soluzione che difficilmente posso prendere in considerazione dal primo minuto. Abbiamo quattro mediani, che possono disimpegnarsi anche nel ruolo di mezzala, ma devo fare i conti anche col numero di giocatori a disposizione”, ha chiarito oggi il tecnico toscano in conferenza. Per filosofia Baroni predilige “mettere i giocatori a casa loro”, ovvero evitare di adattare giocatori al modulo, piuttosto fare viceversa. A proposito della sua idea di gioco, l’allenatore giallorosso oggi ha anche esaminato le varie alternative a disposizione sulla corsia laterale mancina offensiva. Sino ad oggi ha avuto maggiore continuità Melara, calciatore che ha potuto assicurare equilibri da quella parte in entrambe le fasi. Jakimovski ha avuto le sue chance, Baroni ha ammesso di volerne concedere qualcuna anche a Pajac, probabilmente non da lunedì, considerando la lieve distorsione alla caviglia. Si tratta di due mancini, comunque, e quindi di calciatori che non assicurerebbero la densità all’interno del campo, piuttosto l’attacco verso il fondo per poter sfornare cross. Effettivamente non proprio la migliore strada per le caratteristiche dell’attacco giallorosso. L’esperimento è stato già fatto con l’impiego di Karamoko Cissè giocatore che “ha gamba per poter ricoprire il ruolo di esterno” ha ammesso più volte Baroni e ripetuto anche quest’oggi. Il guineano è tornato a disposizione ma non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. E’ una carta che, però, il trainer vuole giocarsi e che riproporrà ancora, in attesa magari di qualche rinforzo a gennaio. Se manca qualcosa a questo Benevento, infatti, è proprio un giocatore che da quel lato possa assicurare il lavoro stesso di Ciciretti sul versante opposto e con il piede inverso. Insomma, un destro che sia da supporto all’attaccante e che possa rientrare per dare maggiore densità offensiva in fase propositiva. D’altro canto, giocare con quattro attaccanti effettivi, implicherebbe un notevole sacrificio da parte dei trequartisti per non spaccare in due la squadra ed assicurare quello che Baroni oggi ha definito il “giusto mix per dare equilibrio nelle due fasi”. Di Somma ci sta già lavorando, sonda il terreno e stilerà presto una lista di potenziali obiettivi da poter poi confrontare con il tecnico. Senza dimenticare che un giocatore con quelle caratteristiche in rosa il Benevento ce l’ha già. Si tratta di Alessio Campagnacci che, però, non è stato inserito in lista. La sua partenza a gennaio appar ovvia, ma se un posto nella lista degli over dovesse liberarsi ed il mercato non offrire la giusta occasione, non sarebbero comunque da escludere colpi di scena. Le caratteristiche sono quelle e Baroni ha comunque avuto modo di lavorare con l’ex Reggina. Chissà che non sia proprio lui “il vero acquisto”.

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