La 16^ giornata è stata fatale per altre due tecnici ed il conto sale a sei panchine già saltate in Serie B con almeno altre due che traballano. Il tris di Cesena è stato fatale per Mimmo Toscano che, peraltro, sulla panchina al “Manuzzi” fisicamente già non c’era, appena dimesso dal ricovero in ospedale per le coliche renali. Un esonero che era nell’aria, l’Avellino ha provato a confermargli fiducia, ma alla fine la scelta è stata inevitabile, portando con sé anche qualche rimpianto per una scelta che è arrivata forse troppo tardi per una squadra che, al di là dei deficitari risultati, appariva senz’anima, oltre che senza identità. E’ arrivato Novellino che eredita una situazione difficile, ma che trova davanti a sé anche la strada spianata perché far di peggio sarà arduo. Allenatore originario di Montemarano ed il sangue irpino per lui “è un’ulteriore responsabilità”. Walter Novellino ieri è stato presentato ed ha iniziato già a lavorare con il suo nuovo gruppo, pronto a plasmarlo per il 4-4-2 che è il marchio di fabbrica con all’orizzonte due gare interne, l’Ascoli prima ed il derby di Benevento poi. L’occasione, insomma, per conquistarsi subito la gloria o, altrimenti, la prima pioggia di critiche. A Trapani è saltato Serse Cosmi, anche in casa siciliana hanno provato a perseverare ma il cambio di marcia non è avvenuto e la società spera nella sterzata e non sono da escludere rivoluzioni. E’ in ballo anche la poltrona del diesse, Pasquale Sensibile. C’è chi dice che dietro conti ancora qualcosa il parere di Faggiano che, intanto, ha già i suoi problemi a Palermo e chissà quanto possa dedicare ai granata. Dalla conferma, o meno, di Sensibile passa la scelta del nuovo allenatore. Già opzionato Atzori che arriverebbe con la conferma del diesse, più defilato Carboni comunque già contatto. In lizza anche Corini e D’Aversa che aspettano notizie. Traballa la panchina di Ascoli, per Aglietti al “Partenio-Lombardi” sabato sarà gara da dentro o fuori poi, magari, arriverà un pareggio che farà tutti contenti, Novellino per la prima ed Aglietti per giocarsela poi la settimana successiva “in casa” col Latina. Non se la passa meglio il nervossimo Giuseppe Sannino. Nel “Monday Night” la sua Salernitana ha letteralmente gettato alle ortiche due punti, con corrispettivo sfogo nel finale del tecnico di Ottaviano che non è piaciuto al popolo granata. La squadra naviga nelle acque tranquille della classifica, ma nelle corde ha sicuramente qualche punto in più e qualche ambizione, oltre la semplice salvezza. Delle prime sei della classe solo il Verona ha fatto bottino pieno ed è tornato al successo dopo le due scoppole con Novara e Cittadella. La squadra di Pecchia si è ripresa la vetta solitaria, staccando di nuovo il Frosinone che non è andato oltre l’1-1 con la modesta Ternana che, almeno, non demorde. Tre i match a reti inviolate, il Perugia rimanda l’esame di maturità, il Latina continua a rosicchiare punticini mentre il Benevento ne conquista uno d’oro a Vicenza per come si era messa. Risultati che confermano il registro di questo campionato, perché i due posti per la promozione diretta in Serie A sembrano ormai già prenotati. Le inseguitrici non tengono il passo, ai punti ci sarebbero solo quelle due “matricole terribili” per le quali però resta ancora l’incognita della tenuta alla lunga. Al di là di quei tre punti di distacco dalla seconda piazza, per Benevento e Cittadella forse ci sarebbe bisogno di un ultimo salto di qualità che potrebbe arrivare dal mercato di gennaio. Arduo compito però inserire nuovi ingranaggi in macchine che hanno raggiunto un equilibrio. A quel punto la scelta, se provarci e crederci fino in fondo o affidarsi al destino.
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