E’ stato ospite ieri nel salotto di Calcio e Altro, il programma sportivo targato Lab Tv. In studio, con Filippo Falco per analizzare il momento del Benevento. La squadra giallorossa, dopo le tre battute di arresto è tornato al successo con lo Spezia ed è reduce da quattro vittorie consecutive:
“Per noi è un momento positivo e dobbiamo continuare così – ha dichiarato l’attaccante tarantino – dobbiamo andare a Vicenza con la consapevolezza che possiamo fare risultato anche fuori casa. In un campionato come la Serie B ci stanno delle battute d’arresto, l’importante è la reazione. Considerando quello che stiamo facendo, direi che ci hanno fatto anche bene. Abbiamo vissuto anche quel momento con tranquillità, sapendo che sarebbero potuti arrivare anche dei momenti difficili e da un mese a questa parte siamo tornati la squadra di inizio campionato”.
Corteggiatissimo in estate, il trequartista ex Cesena non ha avuto dubbio a scegliere Benevento. Lo stesso Falco ha svelato le motivazioni che lo hanno spinto a dire di sì alla proposta del club sannita:
“Sicuramente l’allenatore è stato determinante, – ha ammesso Falco – già nello scorso inverno mi aveva richiesto a Novara. Baroni mi ha dato delle garanzie, facendomi subito capire che qui ci sarebbero stati grandi premesse per fare un gran calcio e per potermi esprimere. Non conoscevo Benevento ma avevo già giocato con Lucioni e De Falco. Proprio con loro mi sono messo in contatto e praticamente conoscevo già tutto di questa piazza, prima ancora di arrivarci”.
Cresciuto calcisticamente nel Lecce, Falco conosce perfettamente il grande calore di una piazza del sud. Con il Benevento e con Benevento ha avuto un ottimo impatto: “Al sud c’è voglia di fare calcio. Qui ogni secondo seguono la squadra ma questo può fare solo del bene. Il pubblico è il nostro dodicesimo uomo e spero che continuino a sostenerci verso un sono”.
I giallorossi non parlano di obiettivi, ma le parole dell’attaccante lasciano poco spazio alla fantasia. Lui dice che “sognare non costa nulla” e fa anche una promessa. Il suo cartellino è di proprietà del Bologna, ma con un Benevento così lanciato in classifica e scenari ancora tutti da scoprire Falco ammette: “Se le cose dovessero andare in un certo modo, non avrei dubbi. Sceglierei sempre Benevento“.
Nel corso della puntata, Falco ha parlato anche delle sue ambizioni. Tifoso della Juve, sogna un giorno di poter vestire la maglia del Barcellona: “E’ un sogno e per ora resta tale. – ha confessato – Sognare, però, non costa nulla”. Con Baroni è tornato nel ruolo che lui definisce “naturale per le mie caratteristiche. Sono un mancino ed è chiaro che tendo a defilarmi sulla destra, ma sono un trequartista centrale”.
Proprio attorno al trequartista Baroni ha iniziato a modellare il proprio Benevento. In estate l’idea era quella di basare il gioco con un rifinitore dietro due punte, poi il ritiro di Roma ha mostrato al tecnico le vere potenzialità dei calciatori che aveva già a disposizione, reduci dalla passata stagione. Baroni pensa che “i giocatori di qualità debbano giocare” e ha disegnato un assetto che potesse permettere la convivenza di Ciciretti e Falco, smentendo anche le voci e le critiche su uno pseudo dualismo. “Non possono giocare insieme”, si diceva, ma la risposta è arrivata sul campo e con i numeri. Ecco la versione di Falco: “Sinceramente è una cosa che c’ha fatto sorridere dall’inizio. Fuori e dentro al campo siamo anche molto amici. Durante le partite ci cerchiamo sempre e credo che anche i numeri siano emblematici. Ceravolo ha segnato 5 gol, io ed Amato siamo andati a segno tre volte, oltre ai tanti assist. Direi che basta a smentire queste voci. Altro che dualismo, io ed Amato ci troviamo alla grande e sono anche felice per lui che sia stato convocato per lo stage in Nazionale”.