In merito al caso “Partenio-Lombardi”, che si è acceso nella giornata di ieri con le dichiarazioni dell’assessore Valentino, è arrivata la replica da parte dell’Avellino. Ecco la puntualizzazione del club irpino con una nota ufficiale:
“Nel mese di giugno 2014 l’avvocato Franco Maurizio Vigilante, per conto di questa società, ha richiesto al Comune di Avellino il rimborso dei costi anticipati per l’esecuzione delle opere di ristrutturazione ed adeguamento dello stadio Partenio-Lombardi. Nel mese di marzo del 2015, rimasta inevasa la richiesta, il legale dell’U.S. Avellino ha invitato il Comune a procedere alla negoziazione assistita per risolvere ogni questione relativa al rimborso dei costi anticipati anche mediante la compensazione con i canoni dovuti, così come previsto dalla convenzione in essere. Nel silenzio dell’Ente, alcuni giorni orsono, l’U.S. Avellino, sempre per il tramite dell’avvocato Vigilante, ha espressamente richiesto al Sindaco del Comune di Avellino l’istituzione di un tavolo tecnico-legale per risolvere la questione.
E’ opportuno, inoltre, evidenziare che la convenzione prevede la possibilità di compensare quanto dovuto dall’U.S. Avellino, per i canoni, con quanto dovuto dal Comune alla società per le spese anticipate per la manutenzione straordinarie: si sottolinea che tutti i lavori sono stati effettuati dopo la formale comunicazione all’Ente e il relativo deposito del progetto esecutivo, che lo stesso Comune ha provveduto a inviare alla Commissione Prefettizia e, una volta effettuati i lavori, la stessa Commissione, dopo ulteriore sopralluogo, ha dato l’autorizzazione all’utilizzo dello stadio. La società ha sempre adempiuto ai propri obblighi con diligenza, anche provvedendo, così come avvenuto ultimamente con l’installazione del manto sintetico di ultima generazione, a effettuare gli adeguamenti necessari attingendo alle proprie risorse. E’ sorprendente come al silenzio dell’Ente siano seguite le dichiarazioni odierne laddove il credito vantato dalla società è di gran lunga superiore al controcredito ipotizzato dal Comune.
Il presidente Walter Taccone precisa inoltre che laddove il Comune non dovesse dar seguito, in tempi brevissimi, all’apertura del richiesto tavolo tecnico-legale, si procederà con le opportune azioni legali“.
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