Ha scelto di vivere queste prime giornate di quella tanto agognata serie B del suo Benevento in modo un po’ distaccato dal punto di vista mediatico, il presidente del sodalizio giallorosso, l’Avv. Oreste Vigorito, interrompe il suo silenzio intervenendo spontaneamente alla trasmissione DerBy in onda sull’emittente Ottochannel canale 696 condotta dal giornalista Silver Mele. Questi i passaggi salienti del suo intervento, incalzato dal giornalista di Canale 21 Peppe Iannicelli circa le enormi possibilità del Benevento di essere protagonista in questo primo campionato di B:
“Mi sembra un po’ riduttivo pensare che si possa fare un grande campionato solo per la scia di entusiasmo venutasi a creare quest’anno. Io credo che si faccia un grande campionato perché negli anni precedenti hai messo delle basi importanti e poi finalmente riesci ad ottenere quello che si inseguiva da anni, inserendo poi un’organizzazione, una struttura che vada a favorire una stabilizzazione. Tutte le squadre possono attraversare un momento di crisi ma poi se si è seminato bene prima o poi i frutti vengono raccolti. Il calcio non si fa solo con l’entusiasmo, questo aspetto invece riguarda molto più i tifosi, sono loro che possono darti quel qualcosa di più”.
“Che il Benevento abbia da anni fatto una programmazione è sotto gli occhi di tutti, purtroppo questo non è bastato per vincere i campionati. Eravamo additati come la Juve ed il Milan della serie C, ci hanno riempito di botte sia fisiche che morali ed abbiamo fatto un lungo Purgatorio, ma ora all’Inferno non vogliamo scenderci più. Vogliamo provare a far durare questo sogno che i Sanniti aspettavano da tanti anni, un sogno anche dei Vigorito a partire da mio fratello Ciro. Faccio gli auguri alle altre squadre campane, tutte capoluogo di Provincia impegnate a duellare in questo campionato cadetto”.
“Il Benevento negli ultimi dieci anni ha vinto due campionati, due li aveva vinti e glieli hanno tolti per illeciti sportivi altrimenti saremmo stati in B da diversi anni, ha fatto due finali e quattro semifinali play-off, per cui vuol dire che non si è mai iscritto per caso. Ma come mi hanno insegnato le delusioni e non le vittorie, noi possiamo fare fino al 50% poi il resto avviene sul rettangolo di gioco e un anno fa col Como successe proprio quello, un cross sbagliato e mi ritrovai a fare un altro campionato di serie C. I sogni belli sono quelli che si realizzano, gli altri restano sogni”.
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