Baroni sempre più curioso di vedere dove può arrivare il suo Benevento. Non teme le pressioni il tecnico dei giallorossi, che anzi vuole che aumentino le responsabilità per la propria squadra, indice di quanto di buono stanno facendo i giallorossi. L’imperativo è quello di dar seguito al colpaccio di Bari, perché i punti fuori casa valgono doppio solo se cumulativi a quelli raccolti in casa. Il tecnico toscano sfida il suo passato ed incrocia Boscaglia, in estate tentato proprio dal club sannita.
L’allenatore degli Stregoni convoca ma non porta in panchina Falco, deve fare ancora a meno di De Falco e non rischia Puscas, al suo posto convocato di nuovo il giovane Brignola. Baroni sceglie di riproporre il 4-4-2 dal primo minuto con Cissè al fianco di Ceravolo che colleziona il gettone numero 200 in Serie B.
In casa Azzurra, Boscaglia conferma l’assetto tattico con il suo 4-3-1-2: dietro le punte c’è Sansone nelle vesti di rifinitore per illuminare il duo Galabonov-Bajde. A centrocampo recuperato solo negli ultimi giorni di settimana Viola, dunque parte ancora dal primo minuto Selasi. In difesa, novità al centro con l’inserimento di Beye al fianco di Troest, mentre sull’out destro Dickmann vince il ballottaggio con Koch. Solo panchina per l’ex di turno, Gennaro Scognamiglio.
Gara subito avvincente, ma a partire meglio è il Novara che al terzo sfiora già il gol del vantaggio: erroraccio in impostazione di Chibsah che regala palla agli ospiti, filtrante per Sansone che si ritrova a tu per tu con Cragno. Uscita provvidenziale dell’estremo difensore giallorosso che sbarra la porta all’attaccante azzurro. Al 18′ i padroni di casa si affacciano dalle parti di Da Costa: movimento a rientrare di Ciciretti che illumina Ceravolo, diagonale mancino fiacco della punta. Si distende il portiere azzurro e blocca. Fase di stallo in un match che si combatte molto a centrocampo. Prova a rompere l’inerzia Melara, al 35′, con un’azione solitaria dirompente sulla destra, ne salta un paio e conclusione dal limite potente. Deviazione e calcio d’angolo per i padroni di casa. Fase positiva per i giallorossi, cross di Lopez dalla trequarti che attraversa tutta l’area ma senza la deviazione vincente.La squadra di Baroni prova ad alzare i giri: Buzzegoli trova la giusta strada per servire Ciciretti. Classico movimento a rientrare e mancino potente di poco alto. E’ solo il preludio al gol che arriva un minuto più tardi, scambi rapidi e stretti al limite dell’area e ci pensa a concretizzare Chibsah con un rasoterra non fortissimo ma molto preciso che deposita la sfera nell’angolino basso alla sinistra di Da Costa. Primo gol con la maglia giallorossa per il centrocampista ghanese. A poco più di un minuto dallo scadere di frazione i padroni di casa, così, sbloccano il risultato e vanno negli spogliatoi in vantaggio.
Benevento ordinato nella ripresa, ma che non rinuncia alle sortite offensive. Tiene il Novara che prova a rendersi pericoloso al 13′ con una conclusione al volo di Faragò che termina fuori dallo specchio. Gli ospiti sono pericolosi un minuto più tardi: Dickmann dentro per Casarini che, però, manca l’aggancio a pochi metri dalla porta. Al 19′ della ripresa ci prova anche da fuori Casarini, conclusione centrale e bloccata in due tempi da Cragno. Un minuto più tardi il tentativo porta la firma di Sansone, ancora da fuori, palla a lato. A poco più di venti minuti dal termine Baroni sostituisce Cissè con Jakimovski e riassetta la sua formazione con il 4-2-3-1 con Ciciretti accentrato dietro quella che resta l’unica punta, Ceravolo. Padroni di casa che avrebbero praterie a disposizione in contropiede, ma manca incisività negli ultimi 25 metri. Ad un quarto d’ora dal termine ci vuole ancora un Super Cragno per chiudere la saracinesca: lasciato solo Casarini al centro dell’area che prova a piazzarla, ma è prodigioso l’intervento d’istinto a mano aperta del portiere giallorosso che scongiura il gol. Baroni vuol tenersi stretto il vantaggio e sceglie di coprirsi con l’inserimento di un difensore ed affidandosi alla densità a centrocampo. Dentro Del Pinto al posto di Ceravolo e nei minuti finali la difesa passa a tre con Camporese per Melara. Stringono i denti i giallorossi. 5 minuti di recupero che sembrano un’eternità. Al 90′ Troest di testa fa correre un brivido, palla fuori.
Il gol di Chibsah è quanto basta per i tre punti. Un Benevento non dirompente con quello visto a Bari, ma efficace. Squadra che sa soffrire anche nei momenti di difficoltà con una manovra in fase di non possesso che funziona a partire dal lavoro degli attaccanti. Poi, il valore aggiunto porta il nome di Cragno, miracoloso in due interventi. Giallorossi imbattuti e che continuano a militare nella zona nobile della classifica. Baroni è curioso di vedere dove può arrivare questa squadra, considerata sempre più da tutti una probabile protagonista, più che sorpresa.
Benevento (4-4-2): Cragno; Lopez, Lucioni, Padella, Venuti; Melara (88′ Camporese), Buzzegoli, Chibsah, Ciciretti; Cissè (68′ Jakimovski), Ceravolo (80′ Del Pinto); A disposizione: Gori, Pezzi, Pajac, Camporese, Bagadur, Gyamfi, Brignola; Allenatore: Baroni;
Novara (4-3-1-2): Da Costa; Calderoni, Beye, Troest, Dickmann; Selasi (61′ Viola), Casarini, Faragò; Sansone (66′ Adorjar), Bajde, Galabinov (80′ Corazza); A disposizione: Pacini, Scognamiglio, Di Mariano, Kupisz, Koch, Romagna; Allenatore: Boscaglia;
Arbitro: Sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano (Chiocchi di Foligno – Robilotta di Sala Consilina; IV: Fiorini di Frosinone)
Marcatori: 44′ Chibsah,
Ammoniti: 9′ Lopez (B), 53′ Cissè (B), 54′ Faragò (N),
Recupero: 1′ pt, 5′ st;