La scorsa settimana è stata molto intensa per le squadre di Serie B e per il Benevento si è conclusa nel migliore dei modi con un risultato storico centrato al “San Nicola”. Un poker che alimenta ancor più autostima ed entusiasmo, ma occhio alla gestione delle emotività perché siamo solo all’inizio della stagione. Lo sa benissimo il tecnico dei giallorossi che questo pomeriggio ha parlato in conferenza stampa, al termine della seduta di allenamento:
“Il mio tempo di gioire non dura più di dieci minuti. – ha dichiarato Marco Baroni – Certo che fa piacere quel risultato, perché uno dei nostri obiettivi sapete che è quello di conquistarci rispetto sul campo e il supporto di un pubblico coinvolto. C’era la necessità di interpretare bene la partita, con personalità, perché in uno stadio come quello spesso è il timore per l’avversario che lo rafforza. Noi non avendo avuto questa paura, abbiamo tenuto bene il campo e fatto una buona prestazione. Al di là del risultato, l’importante è che la squadra abbia entusiasmo dal punto di vista del gioco e della volontà. Noi però dobbiamo solo pensare a preparare la prossima partita, dove noi vogliamo fare bene. Questo campionato è una maratona ed adesso c’è uno nuovo scoglio da affrontare.
Ero cosciente che avevamo qualche problema numerico, ma ho sempre detto di non volere alibi. Avevamo calciatori importanti fuori, piano piano stanno rientrando. Falco sta meglio, Ceravolo ha fatto bene a Bari, al di là di un piccolo fastidio che ancora ha”.
Vittoria di Bari da archiviare e testa al prossimo avversario, il Novara a caccia di punti importanti per dare una sterzata, rispetto ad un avvio un po’ altalenante. Per Baroni il primo confronto da ex contro gli Azzurri. Un incrocio col passato recente con la formazione con la quale nella scorsa stagione il tecnico toscano ha centrato i play-off: “Conosco benissimo quella squadra e quei giocatori. – ha proseguito l’allenatore – So che sarà una partita difficile. Mi piacerebbe vedere una squadra inchiodata alla prestazione e con la voglia di fare la partita con vigore, coraggio e determinazione. In questo momento la formazione è un po’ disegnata, a me non piace cambiare molto. Adesso questo è il nostro atteggiamento, con un trequartista o con le due punte come fatto a Bari. Falco sta meglio, Puscas ha sempre meno paura dell’impatto con l’avversario. Quando ho dei dubbi sono contento, non lo sarei altrimenti perché significherebbe che qualcosa non va. Cissè? Abbiamo deciso di puntare su di lui, perché mi piace il suo modo di stare in campo e la sua fisicità
Motivazioni contro una squadra? Io sono ambizioso ed un professionista, non penso al mio aspetto personale. Per me ci sono in palio tre punti importanti, al di là dell’avversario. Per arricchire le vittorie fuori bisogna far punti in casa.
Io trovo continuamente stimoli e stimolo la mia squadra. Siamo appena partiti, quindi non ci sono in questo momento i presupposti per pensare che abbiamo fatto qualcosa. Dobbiamo pensare che possiamo far meglio, non solo sui risultati, ma anche sulla prestazione. Non ho paura di questo, però sono curioso.
Benevento in questo momento ha raggiunto una categoria importante e quindi è normale che dall’esterno ci guardano dandoci delle responsabilità. Noi queste responsabilità le vogliamo. Più saranno importanti le partite, più saranno le pressioni e più significa che stiamo facendo bene. Atteggiamento degli avversari? Siamo in grando di prendere delle contromisure. Ad esempio, il primo tempo con la Pro Vercelli sembrava un primo tempo non bello, ma queste difficoltà le troveremo. infatti, il secondo tempo contro la Pro poi mi è piaciuto, perché di una squadra che voleva vincere a tutti i costi”.
Bilancio sugli assenti e considerazioni sui singoli: “Pajac e Perucchini hanno avuto un leggero attacco febbrile e quindi abbiamo deciso di mandarli a casa. De Falco ha riassorbito l’ematoma e quindi adesso si tratta solo di accelerare il suo rientro. Il ragazzo rientra con noi non appena ci darà la sua disponibilità. Numericamente stiamo bene così, anzi i giocatori che non hanno ancora giocato non vedo l’ora di metterli in campo. Devo tenerli accesi e non farli mollare. I vari Pezzi, Camporese, Gyamfi si stanno allenando bene. Questo è un gruppo con uomini importanti. Buzzegoli mi ha colpito a Novara e l’ho voluto fortemente. – ha concluso il tecnico sul centrocampista – Ha recuperato pienamente ed è un giocatore in grandissima fiducia, forte tecnicamente e con importanti valori umani”.
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