Secondo gol consecutivo subito dal Benevento, ma la difesa giallorossa è di quelle rocciose perché, dopo il tiro estemporaneo di Latina, il gol al passivo è arrivato da calcio di rigore. Baroni non cambia e si affida ormai alla solita intelaiatura per la sua linea a quattro. Al fianco di Lucioni, al centro del pacchetto arretrato, Emanuele Padella, che da rincalzo di lusso in Serie B è diventato una pedina inamovibile per questo scacchiere. Contro la Pro Vercelli un’altra solida gara del centrale romano.
“Siamo partiti un po’ contratti. – ha dichiarato Padella a fine gara – Non siamo riusciti a partire forte e diventava difficile trovare la giocata con tutti gli spazi chiusi. Nella ripresa però l’abbiamo rigirata con tanta voglia di fare qualcosa di importante. Un punto che comunque muove la classifica, anche se potevamo vincerla. Il rigore? Noi marchiamo a zona, loro hanno fatto un buon movimento, poi Fabio ha alzato un po’ il braccio, anche se secondo me è stato anche un po’ spinto.
Sono partito bene in questo campionato, poi con la difesa a quattro mi trovo certamente meglio. Devo continuare su questa strada con voglia ed umiltà.
Le emozioni con questa maglia? Tantissime, qui mi sento a casa ed un beneventano. Ho giocato la partita più importante della storia con il Lecce e la prima storica in Serie B. Sono molto orgoglioso”
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