Una matricola che si dimostra ancora grande contro la più grande del torneo, il Verona. Il Benevento abbatte anche la corazzata gialloblu con una prestazione convincente in tutti i 90 minuti. L’espulsione di Caracciolo l’episodio che ha aperto la strada, ma quella poi è stata percorsa nel migliore dei modi dai giallorossi.
Soddisfatto, e non potrebbe essere diversamente, il tecnico del Benevento che si gode la soddisfazione, ma che allo stesso tempo gestisce l’entusiasmo: “Complimenti ai ragazzi, anche se paradossalmente 10 contro 11 si gioca peggio. – ha dichiarato Marco Baroni al termine del match – I ragazzi però dopo i primi minuti hanno giocato bene e a calcio e hanno tenuto bene il campo anche nei momenti non facili. Dobbiamo migliorare, ma meglio nelle distanze rispetto alle altre gare. Ad inizio secondo tempo avevamo Ceravolo non al top, gli ho chiesto 10 minuti di sacrificio perché Cissè era rientrato da poco. Jakimovski non aveva effettuato la preparazione ed io devo considerare tutte queste componenti. Questa settimana abbiamo lavorato anche su un campo pesante e questo ci ha portato ad essere anche un po’ compassati, se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo. Non mi aspetto mai nulla, credo solo nel lavoro. Dopo le fatiche della settimana, per noi il confronto in partita contro squadre del genere deve essere una festa. Gli avversari avevano pochi difetti, ma abbiamo provato a valorizzare al massimo le nostre caratteristiche. Falco ha fatto bene i movimenti tra le linee, bene anche le verticalizzazioni ed i movimenti di Ceravolo. Ciciretti e Lucioni che ci facevano in Lega Pro? Ciciretti lo ricordo nel settore giovanile della Roma e non aveva nulla in meno di giocatori come Caprari. Ha fatto una partita di grande qualità, ma anche sacrificio. Melara? Dovrà fare degli accertamenti, speriamo che non ci sia una lesione. Ha sentito un risentimento al muscolo ed è da valutare. Anche Ceravolo ha un problema, ma di natura tendinea più che muscolare. Spero di recuperare Puscas in settimana.
Complimenti al pubblico per coreografia ed incitamento, questa per noi è energia vitale. L’entusiasmo? Io faccio il pompiere come secondo lavoro (ride ndr). Io sono ambizioso e so che ci vuole il lavoro per ottenere risultati”.
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