Tra entusiasmo e curiosità, Benevento si gode fino in fondo il clima da Serie B. Profilo equilibrato al quale però si contrappone un clamore nazionale che incorona i giallorossi come rivelazione. Il palcoscenico cadetto e tutto quello che ne consegue, una vetrina dove oltre alla squadra può rispecchiarsi anche una città rappresentata calcisticamente dai giallorossi. “La Serie B di Abodi è diventato anche un importante veicolo pubblicitario – conferma infatti il presidente del Benevento, Oreste Vigorito – e questa città ha tutte le carte per essere in prima pagina”.
Vigorito al vertice di una società che già da tempo con la Lega Pro non aveva nulla a che fare: “Mio fratello Ciro diceva sempre che, al di là della categoria, avremmo dovuto progettare una società da Serie A”. Il campo c’ha messo un po’ di più a sentenziare quel salto per il quale il progetto era già pronto. C’è chi alza la posta, come i protagonisti di questa mattina dello staff di Sky Sport Serie B. Il presidente mantiene i piedi per terra, ma non si tira indietro qualora i risultati dovessero permetterlo. Per ora bada a quello che dice il campo, due risultati positivi ma ancora troppo presto: “E’ normale che lavoriamo per guardare sempre in alto, ma due giornate non bastano ad etichettare vincitori e perdenti. E’ ancora presto, magari ne parleremo tra nove mesi”. A chi, però, come il direttore di Sky Serie B, parla addirittura di Serie A, Vigorito primo ironizza: “I risultati non li inventiamo, ma li determinano i 22 in campo che, ancora non capisco perché, corrono dietro un pallone (ride ndr)”. Poi, prevale l’ambizione e qualche suggestione: “Noi siamo una matricola ma, – precisa Vigorito – se a gennaio un sogno dovesse essere un po’ più alla portata, allora noi non ci tireremo indietro per un ulteriore sacrificio”. La conferma della solidità delle basi e di un progetto ambizioso, sempre con la consapevolezza di essere solo all’inizio.
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