BENEVENTO – Il 30 Aprile 2016 è entrato nella storia, ma nel suo libro che racconta 87 pagine di storia il Benevento apre un nuovo capitolo del tutto inedito con una nuova data che resterà a memoria, 27 agosto 2016. Il debutto dei giallorossi nel campionato di Serie B che la squadra di Baroni inizia propria tra le mura del “Ciro Vigorito”, adesso cornice e palcoscenico cadetto. Scontro tra neo promosse, di fronte la Spal, che d’altra parte la Serie B l’ha già affrontata nella sua storia. Campagna abbonamenti chiusa con ottimi dati, 4717 le tessere siglate, e circa 9000 presenze sugli spalti per aprire le danze. Sfida a distanza anche in panchina tra avversari sul campo, ma legati dall’amicizia di una vita. Marco Baroni e Leonardo Semplici, entrambi di Tavarnuzze, una piccola frazione di Impruneta, in provincia di Firenze, dal numero di residenti pari a quelli che oggi il “Vigorito” ospita. Abbraccio tra i due, una stretta di mano, avversari per 90 minuti e poi si torna amici come prima, quelli che insieme hanno mosso i primi passi nel mondo del calcio.
Per la prima Baroni conferma la veste tattica del suo Benevento che parte con il 4-2-3-1. Centrocampo muscolare con la coppia formata da Chibsah e Del Pinto, Non c’è De Falco per squalifica, mentre Agyei si accomoda in panchina a sorpresa, rispetto a quelle che erano state le indicazioni in settimana. I piedi buoni che dovranno inventare sono quelli di Falco alle spalle di Ceravolo, con Ciciretti e Melara ai lati. Al centro della difesa Lucioni e Padella, con Lopez e Venutio ad agire sulle corsie laterali.
La Spal risponde con il 3-5-2. Semplici deve fare a meno di Schiavon e getta subito il neo arrivato Schiattarella in mezzo al campo. In avanti, il tandem è composto da Cerri ed Antenucci.
Dopo l’ingresso al centro del campo, il capitano del Benevento con il tecnico, Marco Baroni, ed il presidente del Benevento Calcio, ha recitato il giuramento di lealtà e rispetto, che siano valori emblema di questo sport. Le squadre poi a cerchio perun minuto di silenzio in memoria delle vittime per il tragico sisma che ha sconvolto le vite di migliaia di famiglie del Centro Italia. I capitani delle due squadre hanno letto il messaggio del calcio destinato al cuore dell’Italia e comunicato che l’AIC ha avviato una raccolta fondi per contribuire in modo attivo. Le squadre giocheranno con il lutto al braccio.
I TEMPO – Tremano un po’ le gambe nei primi passaggi, la Spal sembra essere più spavalda e già nei primissimi minuti si rende pericolosa sugli sviluppi di un corner. Schiattarella pennella per Antenucci che in area si coordina molto bene per il destro. Compasso troppo chiuso e palla di poco a lato. I padroni di casa hanno difficoltà ad uscire dalla propria metà campo nelle prime battute, mentre i biancoazzurri si muovono bene sulle fasce, rendendosi spesso pericolosi. La catena destra degli estensi funziona bene ed ha un altro passo rispetto ad un Lopez troppo bloccato. Lazzari conquista ancora il fondo al 10′ e mette in mezzo per Mora che prova a coordinarsi col destro, ma il tifo è fuori misura. Al quarto d’ora si affacciano anche gli Stregoni che possono rendersi pungenti da palla inattiva. Dai 30 metri Falco la prova a mettere sul secondo palo, Castagnetti respinge dalle parti di Lucioni che dal limite stoppa e tenta il destro di prima: palla ribattuta, ma il primo segnale della squadra sannita. Al 20′ è Falco a tentare l’iniziativa personale: dal lato corto sinistro dell’area, percussione negli ultimi metri e diagonale mancino. Meret si distende e blocca. Dopo un paio di minuti gli ospiti sfiorano il gol del vantaggio: Cerri vince un rimpallo con Padella e piazza in mezzo a tre metri dalla porta, svirgolata di Lucioni che rischia l’autogol, ma è reattivissimo Cragno che con la manona salva il risultato. Sulla respinta ci prova Mora, contratto dal capitano giallorosso. Prima parte di tempo con una Spal nettamente più in palla ed un Benevento che proprio non riesce a sbloccarsi. Al 28′ però l’episodio che può spaccare il match e cambiarne l’inerzia. Ciciretti ubriaca di doppi passo Castagnetti che stende il folleto romano. Calcio di rigore. Dal dischetto si presenta proprio il numero 10 che spiazza Meret. L’ex Messina firma il primo gol della storia del Benevento in Serie B. Il gol sblocca anche le gambe dei giallorossi, che dopo un paio di minuti sfiorano addirittura il raddoppio: Ciciretti per Melara che apre troppo il piattone, la palla danza di fronte la linea di porta, ma attraversa tutto lo specchio senza varcarla. A 5 minuti dal termine della prima frazione, la Spal prova a rispondere con un sinistro da fuori di Antenucci, ma il radente è facile preda dell’estremo difensore giallorosso. I due mancini adesso cominciano a trovare spazi e rendersi pericolosi, sullo scadere prova ancora a piazzarla Ciciretti: palla a lato.
Chiude in vantaggio la prima frazione la squadra di Baroni che si sblocca proprio con l’episodio del rigore che alleggerisce le gambe e dà la spinta emotiva ad una squadra che negli ultimi 20 minuti inizia a lasciar intravedere qualche buona trama. Buona la partenza della Spal che ha dovuto fare i conti con un provvidenziale Cragno che, ormai, ha presentato un biglietto da visita inequivocabile al pubblico sannita.
II TEMPO – I padroni di casa ripartono più pimpanti dal vantaggio, al 5′ della ripresa tenta la reazione la Spal ancora con Antenucci che dal limite arma il sinistro. Tiro potente che termina di poco fuori dallo specchio. Risponde con un paio di conclusioni l’altro terminale, quello giallorosso, ma una deviazione prima, al termine di una corsa di 40 metri, e la parata di Meret, poi, mantengono il risultato invariato. E’ tutto un altro Benevento che colpisce finalmente sulle fasce, con azioni insistite ed affidate all’imprevedibilità della fantasia dei trequartisti. Al 17′ si prova anche Melara che salta un paio di uomini e rientra bene all’altezza del vertice mancino dell’area, ma il suo detro è nuovamente ribattuto. Buona l’azione dell’esterno che minuto dopo minuto sembra assimilare sempre più il ruolo. I padroni di casa collezionano occasioni, ci prova anche Falco dopo una buona intuizione di Ceravolo che elude la linea del fuorigioco e tenta di servire proprio il mancino dell’ex Cesena. Ancora angolo per il Benevento che prova a chiuderla. Gli spazi si aprono ed i sanniti ci provano anche in contropiede: a dieci minuti dal termine ancora una sberla da fuori ci Ciciretti che trova però ancora pronto Meret. L’interdizione dei due mediani funziona ed i biancoazzurri provano ad infilarsi, ma sbattono costantemente contro il muro giallorosso. La squadra di Semplici tenta di alzare il baricentro, ma apre praterie per gli avversari che all’80’ ne approfittano. Melara mette il turbo e brucia Lazzari grazie alla collaborazione di Falco, palla a Puscas che vince un rimpallo su Giani e buca le mani dell’estremo difensore avversari. Baroni adesso vuole solo blindare il risultato e passa a tre in difesa con l’ingresso di Bagadur al posto di Falco, la sua squadra passa al 3-4-3.
3 PUNTI AL DEBUTTO – Il Benevento si presenta alla Serie B nel migliore dei modi: con i tre punti. Dopo 20 minuti di titubanze, l’episodio del rigore dona ninfa e convinzione. La difesa prende le misure e gli avanti sono più intraprendenti. Ciciretti e Falco son due mancini imprevedibili, Ceravolo si dimena e a Puscas bastano meno di 10 minuti per lasciar il segno. Cresce anche il centrocampo ed il rapporto dei reparti. La squadra di Baroni è un crescendo nei minuti, intelligente poi a blindare il risultato poi dopo il raddoppio. Ecco il biglietto da visita alla cadetteria degli Stregoni.
Benevento (4-3-1-2): Cragno; Lopez, Luzioni, Padella, Venuti; Del Pinto (79′ Agyei), Chibsah; Melara, Falco (82′ Bagadur), Ciciretti; Ceravolo (72′ Puscas); A disposizione: Gori, Mazzeo, Camporese, Gyamfi, Brignola, Jakimovski; Allenatore: Baroni;
Spal (3-5-2): Meret; Giani, Cremonesi, Gasparetto (78′ Finotto); Mora (72′ Beghetto), Schiattarella, Arini, Castagnetti (81′ Spighi), Lazzari; Cerri, Antenucci; A disposizione: Marchegiani, Silvestri, Grazzi, Bonifazi, Picchi, Zigoni, Branduani, Vicari, Ghiglione; Allenatore: Semplici;
Arbitro: Sig. Rosario Abbisso di Palermo (Muto di Torre Annunziata – Lanza di Nichelino); IV uomo: Panarese di Lecce;
Marcatori: 29′ Ciciretti (rig.), 80′ Puscas,
Ammoniti: 33′ Del Pinto (B), 40′ Castagnetti (S), 43′ Chibsah (B),
Recupero: 4′ st;
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