Un braccio di ferro che scatena un vero e proprio rebus per l’attacco. Il Benevento è alla ricerca degli ultimi tasselli per completare il reparto, ma le operazioni stentano a sbloccarsi. Quello di Matteo Ardemagni sembra ormai diventato un tormentone, ma a mancare è l’ultimo anello. Accordo in tasca con il calciatore che aspetta solo una chiamata dal Sannio, chiamata che non arriva perché nel frattempo l’Atalanta non si ammorbidisce ed è poco disponibile ad abbassare la valutazione del cartellino. I contatti sono frequenti, dai 700mila la Dea scende poco. Nel frattempo chi ha agito al contrario è la Salernitana, che si era portata avanti col lavoro con i nerazzurri, prima di passare alla contrattazione con il giocatore. Dunque, il Benevento deve restare necessariamente alla finestra nella speranza che magari evoluzioni di mercato aprano scenari fino ad oggi insperati. Il sogno resta sempre quello di Pietro Iemmello (molto complicato), si monitora Pablo Granoche, mentre sembrerebbe non convincere in pieno Ernesto Torregrossa, sondato anche lo scorso gennaio proprio nell’ultimo giorno della sessione invernale di mercato. Intanto, bloccata la posizione di Karamoko Cissè proprio per una questione numerica, in attesa naturalmente di conoscere i reali tempi di recupero del guineano ed, a questo punto, sarebbe inamovibile Fabio Mazzeo. Le evoluzioni cambiano le strategie, prima la necessità era quella di sfoltire per poi gettarsi nel mercato, adesso nessuno si muove, finché non è il mercato stesso a proporre l’occasione.
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