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Benevento, l’epilogo di Auteri: “Ho capito che Vigorito non ci sarà. Sono innamorato di questa città, ma ho dovuto lasciare. Ecco perché…”

Benevento, l’epilogo di Auteri: “Ho capito che Vigorito non ci sarà. Sono innamorato di questa città, ma ho dovuto lasciare. Ecco perché…”

14 Giugno 2016 | by admin
Benevento, l’epilogo di Auteri: “Ho capito che Vigorito non ci sarà. Sono innamorato di questa città, ma ho dovuto lasciare. Ecco perché…”
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Il muro del silenzio delle ultime settimane è stato inesorabilmente infranto nelle ultime ore da una decisione che non era neanche del tutto così inaspettata. Il confronto con la società di ieri mattina alla fine ha maturato la decisione che la notte non ha cambiato. Gaetano Auteri ha firmato la rescissione contrattuale con il Benevento e da poche ore è ormai un ex. Non un semplice addio come tutti gli altri, perché il suo nome rimarrà inevitabilmente nella storia di club e città per aver guidato il gruppo giallorosso all’impresa storica. Non andrà via in punta di piedi e neanche scappando. Il legame con la piazza probabilmente non si spezzerà mai, ha voluto dare un ultimo saluto alla città con una conferenza stampa organizzata proprio in giornata. Il tema centrale è quello delle motivazioni che lo hanno spinto a questa scelta. L’allenatore di Floridia ha fornito la propria versione nell’ultima conferenza a Benevento, la prima non da tesserato del Benevento: “E’ avvenuto un qualcosa che era lontanissimo dalla mia volontà. Esattamente l’opposto di quello che avrei voluto fare. Alcune cose le avete capite riguardo la mia figura. – ha dichiarato Auteri – Sono mancate le condizioni, le cose che chiedevo e soprattutto un po’ di chiarezza. Quello che dico è confermato dai fatti, abbiamo finito il 30 Aprile, ma tutt’ora si conosce ben poco, a parte le notizie delle ultime ore. Ho aspettato tanto, ci siamo incontrati alcune volte e vi avevo detto di aspettare le vicende societarie. Io rispetto i miei impegni, ma dopo aver aspettato tanto questo non è avvenuto. Per rispetto nei confronti di questa città che ho imparato ad amare, non me la sono sentita di prendere un impegno. Sono uno che scala anche le montagne, ma la società mi ha consentito di fare una risoluzione di contratto perché non coincidono progetti e programmi. Non vedo tanta chiarezza e questa non è una cosa accettabile. 

I fatti sono sempre giudice unico. Non sono andato via perché c’è un problema di accordo economico. Mi sono sempre basato sui valori veri e sulle persone ed insieme andiamo a scalare le montagne. Mi sono sempre preso le responsabilità, anche quando queste appartenevano ad altri. 

Auteri ha sempre avuto tante squadre che lo chiamavano e sono sempre riuscito a produrre benefici alle società. Certo che ci sono squadre che mi chiamano e con le quali ho anche parlato. E’ normale, ma io ho firmato la risoluzione e staccherò il telefono fino a fine mese. Avrei tante possibilità, ma andrò 10 giorni in vacanza a rischio di restare senza squadra. Vedete? I presupposti economici non esistono, vengono meno anche le motivazioni legate ad altre richieste. Le scelte di Auteri non sono mai state né economiche né legate alla carriera. Gli accordi erano già scritti, non esiste che vada via per motivi economici, perché gli accordi economici li ho sempre chiusi in tre secondi. 

Auteri non pretende a Benevento una squadra supersonica, ma si lavora insieme. Ho sempre lavorato in ogni condizione. Mi ritengo un aziendalista e insieme alla mia società lavoro sempre al massimo. Lo avete visto. E’ cambiato qualcosa e quando vengono meno i valori… I fatti confermeranno quello che vi ho appena detto. Chiunque potrà usare le mie parole a contraddire quello che sto dicendo. 

Non sono contento di lasciare Benevento e di lasciare la Serie B. Per me la figura più importante era quella di Vigorito, l’ho detto dall’inizio alla fine e lo dico anche adesso. Mi sono reso conto che questa figura per me fondamentale per modelli etici, morali ed aziendali, è venuta meno. Ho sperato in un cambiamento, anche con una presenza diversa, ma ho capito che non è così. So anche che non dipende direttamente dalla volontà di Vigorito perché alcune cose non si sono incastrate. 

Ripensamenti? Fino alla fine del mese non prendo impegni con nessuno. Se i presupposti cambiano la mia volontà è quella, ma per fare le cose bisogna essere in due. Vi garantisco che non prenderò impegni con altre squadre. La vita è questa, sono rapporti di lavoro, non mi sento tradito, ma dispiaciuto sì. Conquistarsi una B con il contributo di tutti e poi lasciare dispiace davvero tanto. 

Ai tifosi non tocca a me togliere le paure.  – ha concluso un commosso Auteri – Questa città mi ha fatto innamorare”. 

 

 

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