Si è ufficialmente conclusa ieri pomeriggio sul terreno verde di Paduli la stagione calcistica del Benevento 2015/2016, quella della storia, quella della promozione in serie B. Oggi, 2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana solitamente dedicata al tricolore nazionale, in tanti nel Sannio anche in questa particolare ricorrenza continuano a far sventolare sui balconi e sulle finestre vessilli e bandiere giallorosse, colori che hanno dato bella mostra di se anche durante la tappa sannita del Giro D’Italia, solitamente in rosa, ma quest’anno caratterizzata da un simpatico rosa-giallorosso.
Si è chiusa la stagione dicevamo, e proprio nell’ultima conferenza infrasettimanale a Paduli uno dei maggiori artefici di questa meravigliosa promozione, mister Gaetano Auteri, si è presentato in sala stampa esordendo così: “Sono qui solo per ringraziare tutti”. Sinceramente, preso atto dei suoi ringraziamenti generali dai tifosi alla stampa, ho subito pensato che il primo “grazie” di questa annata storica vada attribuito proprio al mister di Floridia, giunto nel Sannio il 6 Luglio del 2015 dopo che tante, forse troppe, volte il suo matrimonio con la Strega era saltato proprio in dirittura d’arrivo. Tanti i meriti del trainer siciliano, in quella che è stata un’annata non certo iniziata sotto una buona stella che poteva davvero segnare la fine del calcio professionistico ai piedi della Dormiente.
Ed invece l’esperto allenatore siciliano con il lavoro quotidiano, con il suo credo calcistico al quale molti calciatori si sono dovuti adattare, con il suo grande carisma ma soprattutto con una serenità disarmante è riuscito a compiere un’impresa di un valore incalcolabile a favore di una comunità calcistica (come lui l’ama definire) che dal girone di ritorno, settimana dopo settimana si è stretta intorno a lui ed alla sua “band” fino all’apoteosi del 30 aprile. Ed allora siamo noi tutti a dover dire grazie a Lei mister, anche per aver cacciato via quei fantasmi che si aggiravano negli occhi e nelle teste di tanti. Del futuro è presto parlarne, anche se ieri abbiamo percepito che probabilmente c’è ancora qualcosina da smussare, ma in tantissimi sarebbero felicissimi di rivederLa dal prossimo mese di Luglio con la sua divisa da lavoro giallorossa, sul rettangolo verde pronto ad impartire ancora il suo credo calcistico e le sue idee ai futuri atleti del Benevento.
Già, gli atleti, i calciatori, i protagonisti, si perché se un campionato va a buon fine, statene certi che il merito, nella buona e nella cattiva sorte è principalmente loro. Noi quest’anno abbiamo avuto in campo prima di tutto degli uomini che a differenza del passato, hanno badato più ai fatti che alle chiacchiere e quindi è giusto che un altro “grazie” vada a loro, a tutti indistintamente, a chi ha giocato tanto a chi ha calcato il campo solo per pochi minuti ed anche a chi durante il corso del campionato, dopo aver dato il suo contributo, ha preferito esprimersi in altre piazze. Grazie a questi ragazzi, che in una situazione societaria non ovattata e florida come il passato, hanno voluto fortemente raggiungere tutti insieme l’obiettivo. Sarebbe superfluo ora fare i nomi, ma in un gruppo vincente la forza viene proprio da chi semmai ha giocato poco o pochissimo, ma che si è fatto trovare pronto nel momento in cui è stato chiamato in causa ed è stato bravo a mettere da parte io propri interessi a favore di quelli che erano gli obiettivi comuni. Non sappiamo al momento quanti di loro rivedremo al prossimo ritiro precampionato, ma nella città delle Streghe ognuno di loro troverà per i prossimi decenni sempre qualcuno pronto ad offrirgli seppur un semplice caffè ma a rinnovare ancora il grazie di un’intera comunità per quanto fatto in questa stagione.
I restanti ringraziamenti vanno divisi tra le altre componenti di questa vittoria: dagli addetti ai vari staff, tecnico, medico, logistico e di segreteria, che hanno sicuramente con il proprio lavoro contribuito a questo grande successo, arricchito con professionalità ed amore nei confronti dei colori giallorossi. Alla società del neofita presidente Pallotta, ben supportato dal main sponsor ed ex patron Oreste Vigorito che seppur dietro le quinte ha saputo infondere sicurezza e stabilità alla squadra nei momenti difficili della stagione e che oggi ritroviamo sorridente e felice come non mai per aver raggiunto quel sogno sempre rincorso ma mai raggiunto, anche a causa di quelle situazioni oscure che ancora oggi rappresentano il cancro di un calcio malato e che fa fatica a guarire.
Benevento si riscopre una volta tanto felice e giallorossa, proprio nella stagione dove la terribile alluvione dell’ottobre scorso aveva tolto il sorrido a tanti nostri concittadini che speriamo quel 30 aprile abbiano potuto finalmente gioire insieme a tutto il Sannio, già perché non dimentichiamolo Benevento è e dovrà essere ancora di più il simbolo di questa terra che merita ancora tante altre soddisfazioni. Da oggi lasciamo la Lega Pro ed iniziamo questo percorso che ci porterà verso la fine del mese di agosto all’esordio in cadetteria, un traguardo ma semmai anche un punto di partenza, del quale tutti dovremmo sentirci protagonisti.
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