Anche per Fabrizio Melara una stagione certamente da incorniciare, nonostante dopo la gara di Pagani una fastidiosa infiammazione lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde, non privandolo però della partecipazione al match della promozione contro il Lecce, dove un suo assist per Mazzeo ha di fatto sbloccato l’incontro. Queste le sue dichiarazioni nella conferenza odierna:
“Ho fatto la partita col Lecce un po’ con l’acqua alla gola, purtroppo ho questa fastidiosa infiammazione e preferisco stare un po’ riguardato per non incorrere incorrere in una ricaduta. Non ci sarò da ex a Ferrara, piazza di cui conservo un bel ricordo. Mi avrebbe fatto piacere salutare qualche amico con cui ancora mi sento, ma avremo occasione durante il prossimo campionato. La mia stagione è terminata? Non saprei dirlo, stiamo valutando la mia situazione giorno per giorno, è tutto da vedere”.
“È stato un anno duro e dispendioso ma ancora non abbiamo staccato la spina e vogliamo onorare i nostri futuri impegni. Andremo a Ferrara con grande serenità e non certo per fare una passeggiata. Non vogliamo fare brutte figure, ma chiudere la stagione nel miglior modo possibile”.
“Posso affermare senza termini di smentita che è stata la stagione più bella della mia carriera e questo lo devo anche al lavoro del mister, pensate che per un un periodo mi sono sentito talmente bene che nemmeno a venti anni mi era capitato di stare così. Il mio futuro spero che sia ancora in giallorosso, tra l’altro ho anche imparato anche il dialetto. L’anno scorso avevo lasciato un lavoro incompiuto e come uomo non riuscivo ad accettarlo. Girando la città e osservando il suo vestito di festa mi sento un po’ più beneventano. La vittoria del campionato col Carpi non ha nulla a che vedere con questa vittoria qui ho avuto dieci volte tanto. Il ricordo più bello? Non dimenticherò mai la curva, lo stadio interno e quell’atmosfera che si respirava quel sabato 30 Aprile”.
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