Effetti collaterali di una continua rincorsa dopo la falsa partenza targata Asta. Con l’arrivo di Piero Braglia il Lecce ha completamente cambiato volto alla propria stagione, portandosi anche in lotta per la vetta del girone nel testa a testa con il Benevento. Dopo la rocambolesca vittoria di Cosenza, il KO interno con il Matera e il successo manca ormai da quattro partite. Sembra essersi ormai definitivamente tirata indietro la squadra salentina dalla corsa al titolo, pronta a entrare in clima play-off, magari a caccia del piazzamento migliore, anche se relativo in un cammino davvero arduo e complicato. “Abbiamo pensato troppo agli altri” aveva confessato Piero Braglia e, forse, il confronto a distanza alla lunga ha logorato la pazienza di chi si è ritrovato sempre ai tubi di scarico con la quinta e a tavoletta.
Per non pensare gli altri e per evitare che il clima, tutt’altro che euforico dell’ambiente, si ripercuotano ulteriormente sulle prossime prestazioni, l’allenatore ha scelto di cingere le mura attorno alla squadra. Una parte della tifoseria ha chiesto anche l’esonero di Braglia, esagerato. Lo stesso Braglia, però, si ritrova ora a dover gestire una situazione complicata all’interno del gruppo. Filtrano, infatti, indiscrezioni di una piccola spazzatura all’interno dello spogliatoio. A quanto pare, Curiale è stato messo fuori rosa, mentre resta da capire se l’attacco influenzale di Surraco sarà smaltito nei prossimi giorni. Un lavoro soprattutto mentale, prima che fisico. Solitamente, i giallorossi si allenano a porte aperte ad inizio settimana, ma per questi giorni il tecnico toscano ha optato per sedute a porte chiuse, magari anche per iniziare a pianificare senza indiscrezioni il lavoro in vista della lotteria promozione.
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