Akragas giudice di questo rush finale di campionato. Dopo la trasferta di Lecce, i biancoazzurri torneranno subito in Puglia per affrontare un’altra pretendente al titolo, il Foggia. Proprio quel Foggia a cui la squadra siciliana ha fatto una grande favore nell’ultimo turno, bloccando il Lecce al “Via del Mare”. I Satanelli ringraziano ed agganciano, reduci da quattro vittorie consecutive, nel posticipo di lunedì sera allo “Zaccheria”, però, dovranno andare oltre al pareggio, altrimenti le distanze potrebbero tornare quelle di una settimana fa. Chi non ne ha approfittato è proprio il Benevento, anche se visto da un altro punto di vista il pareggio nel Salento ha permesso proprio alla squadra sannita di mantener inalterate le distanze con il rientro in corsa di un’altra pretendente. Quell’Akagas che ha sfiorato il colpaccio, allenata da quel tecnico le cui parole fecero infuriare l’ambiente leccese tra gare combattute ed alla camomilla, quell’Akragas che in casa se la vedrà all’ultima giornata proprio contro la capolista. Nelle ultime 5 sono tre partite dall’altissimo quoziente di difficoltà per i siciliani, rinvigoriti dalla cura Rigoli che li ha guidati fuori dalla zona rossa che ora è più giù di cinque punti. “Il pareggio col Lecce ha un grande valore in classifica e morale – ha dichiarato Pino Rigoli nella consueta conferenza stampa di apertura di settimana – Abbiamo affrontato una delle migliori squadre del torneo, portando via un punto importante. Adesso testa al Lecce”.
Aveva fatto infuriare Lecce perché aveva promesso una squadra battagliera individuandola come una delle migliori del torneo in lotta contro quella che, secondo l’allenatore, difficilmente cederà il primato. Apriti cielo. In vista della nuova gara pugliese, parla invece così degli avversari: “Il Foggia è una squadra di altissima qualità e quella che, secondo me, esprime il miglior calcio del girone. Si sono rilanciati in campionato e sono ad un passo dalla vittoria della Coppa Italia. Servirà una prestazione di grande sacrificio e dovremo cercare di sfruttare al massimo le occasioni che ci saranno concesse”.
Si arrabbieranno ancora?
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