Piero Braglia è un fiume in piena. Probabilmente, la pressione di questo rush finale di campionato inizia a farsi sentire ed il tecnico approfitta della conferenza stampa della vigilia del match contro il Catanzaro per replicare alle parole di mercoledì di Gaetano Auteri. Premessa: diversamente da quanto inteso da qualcuno, il tecnico siciliano non ha mai parlato di presunti favoritismi arbitrali nei confronti del Lecce, ma soltanto chiesto maggiore attenzione da parte del designatore arbitrale, appunto il Sig. Giannoccaro di Lecce, nella designazione degli arbitri poiché in questo campionato il Benevento ne ha incrociati molti non all’altezza.
Vi riprendiamo le parole del tecnico siciliano in questo passaggio: “Gradiremmo maggiore attenzione da parte del designatore arbitrale, il Sig. Giannoccaro di Lecce”.
Fatta questa premessa, ecco le parole di Braglia riportate dal Quotidiano di Puglia:
“Che loro parlino a me viene solo da ridere – ribatte -, io l’altra volta ho detto solo la verità, lo sa tutto il calcio italiano, meno chi lo deve sapere. E poi fanno tutti gli ipocriti. Pensate un po’ in che mani siamo! Si offendano pure. Parlano degli arbitri? Hanno veramente un bel coraggio. Io penso che la vergogna non abbia mai fine, tutto qui. Ora vediamo quello che rispondono, se comincia un’altra telenovela. La verità è questa, volenti o nolenti, io non voglio fare sempre polemiche. Dopo la partita del 14 scorso si riuniscono, parlano, tutte balle. Ma a che gioco vogliamo giocare? Ma io non parlo della partita, saranno stati bravi, non voglio andare a sindacare come giocano, quello che fanno, lo dice la classifica quello che stanno facendo, io parlo di altre cose. Del valore del Benevento, dell’allenatore, di quello che ha fatto la squadra è sotto gli occhi di tutti, però dopo, se vengono a dire altre cose, per me sono degli ipocriti. Così ci capiamo meglio. Io riconosco il valore dell’allenatore, della squadra e di chi l’ha costruita, sono primi con merito, per il resto, se parlano di altre cose, che non dovrebbero nemmeno esistere, sono degli ipocriti. Dovrebbero stare zitti, sperando che la madonnina stia buona”.
La partita si gioca anche sul filo dei nervi
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