E’ terminata da pochi minuti la conferenza stampa allo stadio “Pinto” del presidente della Casertana, Pasquale Corvino. Tra i temi trattati, ovviamente, le novità in casa Casertana, a seguito della debacle di Benevento e gli immediati provvedimenti nei confronti della rosa. La notte porta consiglio ed, a quanto pare, è stato confermato con fiducia a termine il tecnico Romaniello sulla panchina della squadra. Il presidente del club aveva tuonato nella conferenza post-derby: “Chi ha fatto la formazione ha sbagliato”. Con queste parole, Corvino aveva lasciato intendere che le scelte potevano non essere attribuibili all’allenatore, ma su quest’aspetto chiarisce: “Ho parlato con Romaniello e ha detto che la fa lui. Un allenatore può sbagliare, metto in discussione la sua libertà di operare. Mi sarei arrabbiato se gliel’avessero imposta”. Corvino aveva parlato anche di una gara nella quale il Benevento aveva giocato con 14 giocatori, perché tre della Casertana sarebbero stati in più ai giallorossi:”I tre giocatori a cui mi sono riferito? La difesa”. Al di là delle forti dichiarazioni, però, prova a chiarire: “Questo fatto con il Benevento va chiarito. Nessuno ha regalato niente a nessuno. All’andata abbiamo vinto noi, al ritorno loro”.
In conferenza Corvino ha parlato delle difficoltà di gestione di questa stagione e del braccio di ferro che c’è stato col Comune, relativamente alla concessione dello stadio.
Dente avvelenato per la partita del “Vigorito” ed il presidente rincara la dose sull’accoglienza riservata: “Sono mortificato per i calciatori, per quello che hanno fatto. Sono arrabbiato con la società Benevento perché siamo stati trattati in modo scandaloso – ha dichiarato Corvino sempre nella conferenza riportata da Tuttocasertana – Gli steward nostri hanno dovuto smontare i coprisedili”. A proposito di ciò, per dovere di cronaca, noi aggiungiamo che il servizio era stato potenziato da steward provenienti da Caserta”.
Nella giornata di ieri c’è stato un summit societario, dove hanno preso parte Corvino e l’azionista di maggioranza, Giovanni Lombardi. Tra i due ci sarebbero degli attriti, ma il presidente prova a gettare acqua sul fuoco: “Tra me e Lombardi non c’è mai stato nessun tipo di attrito, siamo due caratteri diversi. L’azionista di maggioranza mi diceva che le mie dimissioni avrebbero creato caos, quindi ho detto che andrò avanti ma correggerò gli errori commessi. Ogni scelta deve passare da me. Non si muove neanche un bicchiere d’acqua, perché la libertà che ho dato è stato un errore. Sono dispiaciuto”.
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