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Guercini (ag. Bonifazi): “La vittoria non è solo una questione a cinque. Bonifazi a Benevento è cresciuto, ma ora pensa alla Casertana. Sul derby dico la mia…”

Guercini (ag. Bonifazi): “La vittoria non è solo una questione a cinque. Bonifazi a Benevento è cresciuto, ma ora pensa alla Casertana. Sul derby dico la mia…”

12 Marzo 2016 | by admin
Guercini (ag. Bonifazi): “La vittoria non è solo una questione a cinque. Bonifazi a Benevento è cresciuto, ma ora pensa alla Casertana. Sul derby dico la mia…”
Sport
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9 gare al termine ed un torneo che sembra essere ancora lontanissimo da un verdetto decisivo. Protagoniste le squadre che sono in dura lotta per conquistare la vittoria del girone C di Lega Pro, ma d’altra parte anche quelle che non demordono per la salvezza e la permanenza in categoria. I giochi sono ancora aperti con quelle cinque squadre in soli tre punti, ma per il noto procuratore sportivo, Stefano Guercini, potrebbe esserci anche una sorpresa e il cerchio non si chiude solo alle prime in classifica:

“Le squadre che sono lì, secondo me, si equivalgono tutte ed ognuna di loro ha un buon motivo per arrivare fino in fondo – ha dichiarato ai nostri microfoni il noto agente – Siamo passati dalla conferma del Foggia, all’esplosione del Benevento, passando per la conferma del Lecce con una Casertana che sembra essere in ripresa e la vera sorpresa del Cosenza. I rossoneri si sono distinti per organizzazione ed espressione di gioco, ma hanno anche perso qualche occasione per tentare la fuga. Le qualità del Benevento sono venute fuori, naturalmente con la rinomata capacità di Auteri di portare le sue squadre fino in fondo. La Casertana, nonostante un breve periodo di appannamento, è sempre lì. Il Lecce conferma di essere una squadra importante con un allenatore importante, mentre il Cosenza ha sorpreso per costanza e solidità, senza momenti di cedimenti particolari, in un crescendo che l’ha portata a ridosso della vetta. Sono tutte in corsa, ma io ci metterei anche un’altra squadra. Andrò anche controcorrente, ma per la lotta finale per me c’è anche il Matera. Sembrerebbe un’eresia, ma guardando i calendari ed i tanti scontri diretti delle prime, secondo me ci può scappare la sorpresa. E per sorpresa, non mi limito alla sola entrata nella lotta play-off. Sarà un campionato che si deciderà all’ultimo minuto dell’ultima giornata”.

Un girone davvero molto avvincente e di 6 squadre così importanti, sembra un paradosso che solo 4 di queste avranno la chance di potersela giocare. Oltre al primo posto, infatti, al massimo saranno altre tre ad accedere alla lotteria degli spareggi promozione. Secondo lei, la qualità che c’è nel girone meridionale è comparabile a quella degli altri due gironi?

“A parte il Cittadella, che mi ha impressionato, per quello che mi riguarda tutte le squadre del girone C sono superiori per una serie di motivi. Non ultimo il fattore ambientale e l’importanza delle piazze meridionali, per la passione delle tifoserie. A sostegno di ciò, infatti, questo girone è considerato da tutti gli addetti ai lavori un po’ come una Serie B mancata per espressione del calcio ed importanza delle piazze. Ovviamente, ci sono anche altre importanti realtà come, ad esempio, Spal ed Ancona che stanno riemergendo. E’ un girone avvincente dove è davvero difficile fare dei pronostici”.

Nessuna squadra prende il largo, mediocrità o livellamento?

“Secondo me è difficile mantenere in questa categoria un passo costante. Nessuna partita è semplice o scontata e può esserci sempre il passo falso anche con le cosiddette piccole. E’ una caratteristica di questa categoria”.

Domenica sarà al “Vigorito” per assistere all’attesissimo derby, Benevento-Casertana. Secondo lei, sarà un match decisivo e c’è una favorita?

“Entrambe le squadre arrivano da un momento abbastanza positivo, chi per un motivo chi per l’altro. Il Benevento ha impattato in un pareggio a Catanzaro ma viene da un buon momento complessivo, mentre la Casertana nelle ultime due ha dimostrato dei segnali importanti. Il fattore che può far spostare l’ago della bilancia potrebbe essere nella spinta del pubblico, il Benevento potrà contare sulla tifoseria di casa, ma ci saranno anche tanti casertani. Le due squadre hanno esattamente le stesse possibilità di vittoria per gioco complessivo e qualità individuali. Inoltre saranno tanti gli ex e questo aumenterà ancor più le motivazioni”.

Cosa fa la differenza in gare del genere?

“In queste partite le motivazioni vengono da sole. Nell’equilibrio ciò che può fare la differenza sono le giocate individuali e non solo quelle degli attaccanti. Per individualità intendo anche una parata decisiva o un intervento importante di un difensore. Le giocate del singolo potranno spostare gli equilibri ed entrambe le squadre hanno le individualità per farlo”.

Ha parlato di una gara ricca di ex. Tra questi ci sarà anche un suo assistito, ovvero Kevin Bonifazi. A Benevento il difensore ha vissuto i primi mesi da professionista, come valuta le due esperienze del ragazzo con i giallorossi ed oggi con la Casertana:

“A Benevento il ragazzo ha avuto la possibilità di confrontarsi nei primi mesi di professionismo in una squadra importante dove è sicuramente migliorato. E’ stato un passaggio determinate per la sua crescita. Ha avuto l’opportunità di migliorare da tutti i punti di vista, non solo tecnici. Ha avuto l’occasione di lavorare e crescere anche dal punto di vista tattico, passando da allenatori importanti come Longo e Ventura dal Torino, ad Auteri e Romaniello. Con la Casertana si sta ritagliando uno spazio importante dove mettere a frutto anche ciò che ha colto nell’esperienza giallorossa”.

Quello di Bonifazi è stato un addio di cui si è parlato molto per via di una diatriba a “colpi di post”. Il ragazzo ha avuto modo, poi, di spiegarsi e scusarsi anche con la piazza sannita. Crede che questo possa aggiungere un pizzico di pepe in più al match, qualora il ragazzo scendesse in campo?

“E’ stato tutto un misunderstanding, per il quale il ragazzo si è anche scusato. Conosco Kevin da sempre e so che non era nelle sue intenzioni offendere qualcuno o comportarsi male. Si è sempre fatto apprezzare per professionalità e condotta. Dal punto di vista delle motivazioni personali ciò non influirà né in un verso, né nell’altro. Kevin è un professionista ed ora sa di dover dare tutto per i colori che rappresenta. Senz’altro, perché è stato ben voluto a Benevento, come lo è ora a Caserta. Calcisticamente merita il rispetto su cui può contare dall’ex club e dalla Casertana. Oltre, naturalmente, al Torino che monitora costantemente la sua crescita”.

 

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