Il derby ha sempre un fascino particolare, metteteci la rivalità e soprattutto l’alta posta in palio e le emozioni sono assicurate. Un derby non si vive solo nei 90 minuti sul rettangolo verde, ma un derby anima i giorni d’attesa, accende entusiasmo ed aspettative e, perché no, potrebbe infuocare anche il post. L’attesa fa parte del gioco, come fanno parte del gioco statistiche spulciate in questi giorni e le dichiarazioni dei protagonisti che scenderanno in campo. Ogni squadra segue una politica mediatica, quella del Benevento segue una sua linea regolare ormai da qualche anno e c’è anche attesa di ascoltare le parole dei protagonisti che parleranno giovedì pomeriggio, al termine della seduta a porte aperte a Paduli. Purtroppo, non ci sarà modo di ascoltare le altre voci, quelle rossoblu, per via del silenzio stampa indetto dalla società ormai da un mese quando la situazione in casa dei Falchetti si era complicata per via dei risultati che, poi, sono arrivati nelle ultime due settimane. Si pensava che il muro del silenzio potesse esser rotto proprio nella settimana che avrebbe portato al match del “Vigorito”, ma così non è stato. Ha parlato solo il presidente del club, Pasquale Corvino, nel post gara di sabato al “Pinto” e per ora si resta al solo: “andremo a Benevento per vincere”.
Le parole dei protagonisti mancano, fanno parte del gioco: c’è chi sostiene che meno si parli e meglio è, mentre c’è chi rileva nell’intermediazione della stampa una preziosa risorsa. Anche quella vale nella settimana del derby che senza virgolettati rischia di essere tremendamente noiosa.
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