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Lega Pro, Criscitiello: “Il sistema calcio allontana le piazze che posson dar problemi. Pochi tifosi hanno dimezzato le chance promozione del Foggia”

Lega Pro, Criscitiello: “Il sistema calcio allontana le piazze che posson dar problemi. Pochi tifosi hanno dimezzato le chance promozione del Foggia”

7 Marzo 2016 | by admin
Lega Pro, Criscitiello: “Il sistema calcio allontana le piazze che posson dar problemi. Pochi tifosi hanno dimezzato le chance promozione del Foggia”
Sport
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Questa settimana si parla di Lega Pro, purtroppo, per l’episodio di Foggia che ha fatto il giro di tutta l’Italia e non solo. Dice la sua anche il direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb, Michele Criscitiello, nel suo consueto editoriale del lunedì su TMW:

“E’ stato un week end di tensioni, in diverse piazze d’Italia. Il caso estremo a Foggia, dove i pugliesi – reduci dal 3-0 nel derby di Andria – sono stati accolti dagli ultras con mazze e spranghe. Squadra aggredita. Fino a ieri tifavo per il Foggia in B perché per molti anni l’ha sfiorata e l’avrebbe meritata. Foggia in B significa 10.000, almeno, persone allo stadio ogni sabato. Passione, colore e calore. Foggia era, non è un caso che uso l’imperfetto, la piazza ideale per la quale tifare in questo rush finale. De Zerbi e la sua favola: in estate poteva andare in B ma ha rifiutato tutto per restare a Foggia per amore di un progetto. Di Bari, Direttore Sportivo giovane e preparato e una squadra che viaggiava all’unisono con il suo allenatore. Alt. Il Foggia non è ultimo in classifica e neanche a 12 posti dal primato. Il Foggia è in piena zona play off con il primato ancora raggiungibile. Forse, però, un motivo ci sarà se per tanti anni la società ha cambiato cento volte padrone e la piazza ancora non ha dimostrato maturità. Ovviamente i casi sono isolati ma la maggioranza deve prendere le distanze. Pochi “tifosi” hanno dimezzato le chance di promozione del Foggia. Per chi non lo avesse capito, il sistema prova ad allontanare le piazze che possono creare problemi. Il clamore mediatico dell’accaduto non agevola il lavoro di società e squadra. Addirittura si mette in discussione l’operato di De Zerbi e si parla di Gautieri o Novellino. Follie allo stato puro. L’allenatore si cambia se la squadra non lo segue, se commette errori evidenti e tangibili o perché il lavoro settimanale non è all’altezza. Non si cambia per una partita andata male o malissimo. De Zerbi ha sbagliato a restare un altro anno a Foggia, doveva accettare la serie B, quella B che non gli mancherà il prossimo anno, a prescindere dal suo amato Foggia. Stesso discorso vale per il Direttore Sportivo. In B, ormai, si sono prenotate Cittadella e Spal, manca da capire la terza del girone C e la quarta che uscirà dal frullatore assurdo dei play off”.

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