Sarà l’assente illustre della trasferta di Domenica prossima a Monopoli, Fabrizio Melara, appiedato per un turno dal giudice sportivo per somma di ammonizioni ed autore del goal che ha sbloccato la gara di lunedì scorso contro il Melfi. Una stagione importante quella dell’esterno giallorosso, dopo un campionato, quello dello scorso anno, caratterizzato da diversi infortuni. Quest’anno con mister Auteri ha raggiunto la piena maturità sia fisica che tattica:
“Sicuramente di partite ne ho guardate tante, forse troppe l’anno scorso di partite e quest’anno ho trovato continuità. La mia assenza domenica a Monopoli? La squadra non prescinde da un solo giocatore, quest’anno è il gruppo che fa la forza, chiunque scenderà in campo al mio posto farà certamente il suo dovere. Credo poco ad un cambio di modulo, penso che il mister non sconvolga l’equilibrio che ormai abbiamo trovato”.
“Il goal di lunedì, con una maglia importante in una serata particolare? “Sono consapevole che era una serata importante e una maglietta con un numero pesante, ma io non uso i social per esprimere le mie sensazioni, preferisco tenermele per me, comunque è stato bello raggiungere anche il primato in quella circostanza”.
“Durante il mercato c’è stato sicuramente qualche corteggiamento ma per me non c’è stato nessun problema. Non ho mai giocato specificatamente per soldi, sto bene a Benevento ed a 29 anni si devono fare anche scelte importanti e di vita. Ero stato comunque tranquillizzato dalla società sulla mia posizione e rifarei la scelta fatta a Luglio altre trecento volte”.
“Mister Auteri ha contato tanto per me in questa stagione e mi dà continuamente stimoli tirando fuori tanto da me, mi ha fatto delle richieste ad inizio campionato, era un po’ scettico, ma poi sta andando bene. Si effettivamente è una delle mie stagioni migliori, mi sono riscoperto a 29 anni, ma devo dire grazie soprattutto ai miei compagni. Probabilmente la gara di Catania può considerarsi come quella della svolta, ma il tutto parte dal lavoro iniziato in ritiro. Siamo un grande gruppo, anche se ci sono tante altre squadre forti e forse più attrezzate anche di noi. La strada è ancora lunga, bisogna continuare sulla strada intrapresa. Il primato quest’anno me lo sento mio è una lotta agguerrita partita dopo partita, abbiamo fatto un ruolino importante e la nostra posizione è meritata sul campo”.
“Quest’anno tutta la squadra abbiamo deciso di non andare sotto la curva a cantare e ballare, ma preferiamo dimostrare il nostro rispetto ed attaccamento in un altro modo, nell’arco dei novanta minuti e semmai andare sotto la curva a maggio. A volte qualche ragazzo è quasi tentato di festeggiare sotto la curva ma abbiamo deciso così”.
“Il mio stato di forma? A 29 anni ancora riesco a dare tanto ed è giusto che qualche ragazzino di venti anni si aggrappi anche ai miei pantaloncini e che aspetti qualche anno per venire a vincere a Benevento. Qui anche i calciatori più esperti hanno fame di vittoria. Michele (Troiani n.d.r.) è un bravo ragazzo e un professionista esemplare, credo che il suo futuro sarà roseo. Se Domenica toccasse a lui sarà pronto e ben preparato”.
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