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Benevento, il gladiatore si rialza. Chi ama non dimentica, ora è giusto sognare insieme…

Benevento, il gladiatore si rialza. Chi ama non dimentica, ora è giusto sognare insieme…

16 Febbraio 2016 | by admin
Benevento, il gladiatore si rialza. Chi ama non dimentica, ora è giusto sognare insieme…
Sport
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La giornata di Carmelo, del 3-0 al Melfi e del primato in classifica: il lunedì delle emozioni…

L’estate convulsa e difficile, lo scetticismo alle porte di questo campionato che pian piano viene scacciato da un gruppo che sul campo non solo prende a calci un pallone, ma che calcia via letteralmente dubbi e preoccupazioni. Un inizio difficile, una spaccatura ed un vuoto che entrambe la parti vogliono colmare. Gaetano Auteri la garanzia sulla quale un intero popolo ha riposto le proprie speranze, per una fiducia invece ancora da riporre in chi sta cercando di assicurare solidità ad un progetto che getta nuove basi, ma rette dalle vecchie fondamenta.

L’appello del tecnico siciliano a sostenere questo gruppo, la risposta dei beneventani con circa 3700 presenze, che non saranno le 12000 di altri stadi, ma pur sempre da brividi. Qualcuno le chiama pressioni, qualcun altro invece le preferisce al disinteresse. “Il nostro obiettivo è accendere l’entusiasmo tra la gente” e sembra essersi incastrato nuovamente un tassello nell’enorme mosaico di questa storia.

Benevento ed il Benevento come due sposi che litigano ma che non si mollano. Come ogni coniuge, insieme, senza quell’ulteriore passettino frenato dall’amoroso “orgoglio”. Appunto, l’orgoglio, quel sentimento che infrange l’amore, ma che ha sempre contraddistinto il glorioso popolo sannita. Dignità, sinonimo di orgoglio, con la quale si affronta ogni difficoltà di questa realtà, perché il calcio non è altro che il riflesso della società ed una delle molteplici sfaccettature della realtà.

Quella traiettoria disegnata da Ganz al 94′ non poteva cancellare in un attimo un amore così forte, per entrambi. La rivoluzione estiva ed un progetto costruito in brevissimo tempo e che giorno dopo giorno si arricchisce. Le dimissioni dalla carica di presidente dell’avvocato Oreste Vigorito che ha voluto, comunque, assicurare un futuro alla società che in 9 anni aveva ricostruito praticamente da zero. La scommessa del nuovo presidente, Fabrizio Pallotta, che ha voluto mettersi in gioco in un mondo prima sconosciuto per il leader delle camere iperbariche, ma nel quale si è calato con la voglia di primeggiare aziendalmente e sportivamente. Consigliato da un amico navigato nel calcio e sorretto, comunque, dalle vecchie fondamenta sportive e non solo. In questo Benevento c’è ancora tanto dal vecchio Benevento: la vecchia intelaiatura è stata completata con diversi nuovi calciatori guidati da un allenatore che desiderava da tempo provare l’esperienza sannita. La nuova dirigenza ha dovuto lottare anche contro lo scetticismo, praticando però un grandissimo lavoro sotto traccia che non può passare inosservato: una transazione societaria a tempi da record, un nuovo progetto sportivo, gli accordi logistici, il cambio amministrativo e l’adattamento dei costi ad un nuovo standard che si sta rivelando vincente. In questo quadro le strade del club sannita e della vecchia gestione, però, non si son del tutto separate, perché in un momento così difficile la famiglia Vigorito ha comunque scelto di continuare a dare il proprio apporto tramite sponsorizzazioni che si son rivelate preziosissime.

Il calcio è di chi lo ama, il calcio è della gente. Sentimenti e sogni di Benevento si son incrociati con quelle di due imprenditori che hanno coltivato un sogno con i colori giallorossi. La scelta è stata quella di chiudere con un ruolo, ma ci sono diversi modi di vivere il calcio. Perché la passione è qualcosa che scaturisce dai sentimenti e la testa non può dir basta al cuore. Parlavamo di tasselli, forse manca solo l’ultimo.

In un matrimonio si litiga e non ci si molla, la colpa unilaterale non esiste e l’amore prevale sempre sul rancore. Nulla è mai dovuto, figuriamoci nel calcio, ma quant’è strano l’amore, ci si divide ma non si resiste all’istinto di voltarsi per sbirciare, neanche Orfeo ci riuscì. E quasi sotto l’effetto d’incantesimo, con provvidenziale tempismo chissà che il passo non sia contemporaneo…

Come i gladiatori, Benevento ed il Benevento si sono rialzati per continuare a lottare per un sogno. Che si realizzi o meno, è giusto sognare insieme…

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