Akragas compatta e poco cinica. Per una questione di centimetri la squadra siciliana ha sfiorato il colpaccio. Soddisfatto dei suoi Nicola Legrottaglie, ma deluso da un bottino ancora magro:
“Sarebbe stato difficile fare di più. Abbiamo preso un gol praticamente regalato da noi. Abbiamo sciupato il vantaggio, prendiamo complimenti ma nel calcio contano i risultati e ci ritroviamo ancora a tornare a casa con zero punti. Se eliminiamo qualche errore individuale, credo che questa squadra con qualche innesto farà un importante girone di ritorno. Ultimi risultati? Se avessi avuto a disposizione i 4 giocatori titolari persi per infortunio, sono certo che avremmo fatto un altro girone d’andata. E’ normale questo declino per una squadra piccola che si basa su quegli uomini. Gli allenatori si dovrebbero giudicare durante la settimana e non solo per la domenica. Mi rendo conto che da fuori tante cose non si conoscono, ma il lavoro della settimana è quello più difficile. Sono a posto con la coscienza, di più non avrei potuto fare e di più non avrei potuto chiedere ai miei giocatori. Chiunque oggi potrebbe fare l’allenatore sulle lavagne, ma è difficile farlo sul campo. Oltre la tattica, ci sono dinamiche legate alla psicologia, all’ambiente e tante altre sfaccettature che sono difficili da gestire.
Nel mondo del calcio sono stati persi tanti principi. Non elenco le cose strane che sto vedendo in questo sport, ma finché mi daranno la possibilità di fare sport, continuerò a mantener fede ai miei principi di onestà e principi. Chi crede nello sport deve lottare.
A chi mi ispiro? Per adesso a nessuno, sto semplicemente cercando di metter in atto quello che ho imparato da calciatore. Voglio giocare con la palla e voglio che sia la mia squadra a creare e ad avere il pallino del gioco.
Lecce, Casertana e Foggia si giocheranno il campionato, ma anche il Benevento con i giusti innesti sul mercato, anche se al momento vedo ancora avanti la squadra di De Zerbi”.
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