“Erano” chiare le idee, perché la campagna acquisti del Benevento ha subito una brusca frenata e potrà accelerare solo dopo la partita con l’Akragas. Intanto sembrerebbe restringersi nuovamente il campo di obiettivi, dopo i numerosi sondaggi effettuati nelle ultime settimane. Detto di Lopez, unica vera trattativa in dirittura d’arrivo, bisognerà chiudere per un paio di innesti in attacco ma, soprattutto, il nodo da sciogliere resta quello del centrocampo. Bisogna chiudere il pacchetto dei centrali, ma in questo momento risulta difficile individuare dei centrocampisti importanti e, soprattutto, con annessa disponibilità al trasferimento nel bel mezzo del campionato. Il sogno nel cassetto di Auteri è Gaetano Iannini, destinato a rimaner tale, considerati i rapporti con il Matera. L’operazione è praticamente impossibile, a meno che il giocatore non decida di liberarsi unilateralmente dal club lucano (ipotesi alquanto improbabile). Nella lista di Di Somma, come detto, è finito anche Davide Moro che, nell’ambito della rivoluzione in casa Salernitana, sarebbe al momento la pista più concreta. Il centrocampista piace per caratteristiche, ma per una questione di equilibri interni si preferirebbe passare ad un profilo meno ingombrante per preservare la coppia De Falco-Del Pinto che ha dato ottime risposte nella prima metà di campionato. Il Benevento, così, resta anche alla finestra e si affaccia dalle parti di Lecce, vigile su quella che è la vicenda che riguarda Stefano Salvi. Il giocatore, infatti, ha in sospeso con il club salentino la questione rinnovo che, se non dovesse esser risolta in questi giorni, potrebbe anche sfociare con una clamorosa cessione. In questi giorni è in programma un incontro tra l’agente del calciatore e la dirigenza leccese: a quanto pare i margini per prolungare il contratto sino al 2018 sembrerebbero esserci ma le parti non sono ancora vicinissime. In caso di rottura, il Benevento potrebbe provare l’affondo. Da un lato ci sarebbe la volontà del giocatore, dall’altro i sanniti potrebbero mettere Thomas Som sul piatto per convincere la società.
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