Auteri avevi chiesto una rosa quanto più prossima alla definitiva entro la gara di sabato con l’Akragas, ma ben presto ha dovuto far i conti con la dura realtà, che è quella dell’attuale Benevento e poi del mercato invernale in generale. Le idee guida tracciate erano chiare, ma chiudere affari non è più semplice come lo era una volta, quando la società da sola valeva già come una garanzia. Laddove non arrivava il progetto tecnico o il blasone, ci pensavano altri argomenti di una società che oggi, invece, non ha certamente il potere economico degli anni di gestione Vigorito. Degli scorsi anni, anzi, campa ancora di rendita, perché l’intelaiatura della squadra che ha sorretto questa prima parte di campionato è quella proprio dello scorso anno e, soprattutto, perché l’ex presidente ha continuato a sostenere la causa giallorossa tramite sponsorizzazioni, ad oggi i veri unici introiti.
Salvatore Di Somma opera, ma è costretto a farlo con il bilancino. Le idee erano chiare sin dall’inizio, ma sferrare l’assalto finale non è affatto semplice. Ad oggi, l’unica vera trattativa è quella per Walter Lopez, che dovrebbe firmare proprio nelle prossime ore, per il resto tante idee, diversi contatti ma poco altro. Il diesse deve portare a casa una punta, un esterno ed un centrocampista, poi si dovrebbe lavorare su un altro terzino e risolvere il nodo portiere. Stando alla nuova società, tutto questo dovrebbe esser fatto rientrando nei paletti, che sono stati messi in estate. Insomma, bisognerebbe equilibrare e sovvenzionare le entrate con le uscite di Bianco, Som e Cissé. Il Benevento vuole un mercato di alto profilo, ma rischia di sfociare nella mediocrità. Per chiudere colpi del calibro di Arcidiacono, Eusepi e compagnia bella, 4 noccioline e qualche scambio non basterebbero.
La squadra ha risentito della convulsa estate, il progetto anche, ed ancora oggi si pagano i riflessi di un passaggio societario dalle tante ombre, che pian piano si dissolvono, lasciando però intere distese di nulla attorno. Per ora, solo le cessioni dei giocatori sulla lista di sbarco potranno aprire a qualche innesto, mentre per il grande colpo bisognerà aspettare il rientro in Italia di chi, ad oggi, è realmente l’unico a poter assicurare nuova ninfa alle casse.
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